Cagliari Appena due settimane fa – era precisamente il 27 marzo – il suo nome e il suo volto erano finiti nelle cronache dei quotidiani e dei telegiornali sardi per i buoni risultati del “Job day” organizzato in ogni angolo dell’isola dall’Aspal, l’Agenzia regionale per le politiche attive del lavoro, di cui era direttrice generale dalla primavera del 2021 per espresso volere dell’ex governatore Christian Solinas. Un successo, quello della manifestazione finalizzata a far incontrare domanda e offerta occupazionale, del quale la massima dirigente si era dichiarata orgogliosa senza mostrare alcuna ansia per il fatto che proprio in quei giorni la Corte d’appello di Cagliari si apprestava a ufficializzare i risultati delle elezioni di febbraio, con la vittoria di Alessandra Todde. E quindi la sconfitta di chi – tra non poche polemiche – tre anni prima le aveva assegnato l’incarico apicale.
Il licenziamento Ottimismo evidentemente esagerato, quello di Maika Aversano, 48 anni, origini ogliastrine, considerato che la sua è stata la prima testa a saltare a opera del nuovo esecutivo. Più precisamente, la neo assessora al Lavoro Desirè Manca, dopo soltanto 24 ore dal suo insediamento, non le ha rinnovato il contratto con l’Agenzia in scadenza il 25 maggio. Morale: la direttrice generale di Aspal è stata licenziata senza un attimo di esitazione. Un provvedimento così rapido da far nascere il sospetto che questa decisione non sia semplicemente frutto dello spoils system.
La determina In effetti, negli ambienti dell’Agenzia regionale con sede in via Is Mirrionis, i rumors sul fatto che dietro il mancato rinnovo del contratto ad Aversano ci sia un motivo preciso, circolano in abbondanza. E ad alimentarli ci sarebbe il fatto che – proprio il giorno prima che la neo presidente della Regione rendesse noti i componenti della nuova giunta, l’8 aprile, quindi – la direttrice generale Aversano ha firmato una determina con la quale disponeva la revoca dell’incarico di direttore ad interim del Servizio bilancio e rendicontazione dell’Aspal conferito ad Andrea Alimonda (dirigente dell’Arnas Brotzu) e contemporaneamente assegnava quella stessa posizione di comando al dottor Luca Benedetto, dirigente del Comune di Nichelino, in Piemonte.
Incarico diviso in due Una scelta, quella di nominare il dottor Benedetto, sicuramente motivata da ottime intenzioni e sino a prova contraria positiva (avrebbe peraltro passato una selezione), ma evidentemente non apprezzata o comunque considerata poco convincente, anche per via del tipo di prestazione che direttore del Servizio bilancio e rendicontazione, sempre secondo la determina dovrà svolgere in Sardegna da martedì prossimo: per i 5/6 del totale lavorativo sarebbe in forza all’Aspal riservando il tempo restante (1/6) al Comune di Nichelino. Una soluzione che in molti considerano incompatibile per un dirigente regionale, ma tutto andrà verificato attraverso un’attenta lettura del contratto che lega Benedetto ad Aspal. Va da sé che nel caso si riscontrasse effettivamente un’incompatibilità, la determina potrebbe essere annullata. Ma anche che il dubbio sui motivi del licenziamento dell’Aversano perderebbero peso per diventare praticamente certezze.