Spiaggia Rosa, 25 anni di divieti violati: dal set con i divani alla passeggiata romantica
Il Parco di La Maddalena vietò l’accesso al lido di Budelli per proteggerla dall’assalto e dal furto di sabbia
La Maddalena Bellissima, unica, ma inviolabile solo sulla carta. È il 1998 quando il parco nazionale dell’arcipelago di La Maddalena, decide che la Spiaggia Rosa, nell’isola di Budelli, diventerà off limits. L’obiettivo è tutelare quel paradiso naturale profanato dall’assalto dei bagnanti. La striscia di sabbia argento con sfumature rosa, dai granelli impalpabili come farina, è in pericolo e non solo per le presenze eccessive. Come souvenir molti turisti portano via secchielli, buste e bottiglie di sabbia rosa, che assume il caratteristico colore per la decomposizione degli organismi unicellulari “Miniacina miniacea”.
A distanza di oltre 25 anni il divieto è ancora valido ma gli episodi di violazione della spiaggia intoccabile continuano. Quello della turista brasiliana che in gommone ha raggiunto il bagnasciuga per poi postare soddisfatta il video su Instagram è solo l’ultima. Il sistema di videosorveglianza, piazzato nel 2022, è stato smantellato lo scorso anno.
Scorrendo le cronache degli ultimi anni gli episodi di ingressi non autorizzati, almeno quelli noti, formano un lungo elenco.
Nell’agosto del 2021 nel giro di un’ora a Cala di Roto, questo il nome della caletta di Budelli, arrivano due bagnanti. Il primo si tuffa da uno yacht e raggiunge il blu protetto. Dopo il bagnetto proibito se ne ritorna sulla barca. Nemmeno mezzora dopo un altro turista, con pinne e maschere, entra nello spazio vietato. Ma ci sono anche casi più eclatanti.
Come quando nel 2011 una agenzia pubblicitaria inglese profana Budelli con un set fotografico. Insieme a cameramen e fotografi, sbarca sulla sabbia rosa con poltrone, sedie e un divano. In quel caso un lavoro di squadra tra addetti del Parco e Capitaneria di porto porta all’identificazione immediata dei responsabili, allo smantellamento del set abusivo, alla denuncia e al pagamento di una multa. 50 miseri euro. Subito dopo quell’episodio il Parco, presidente Giuseppe Bonanno, con una ordinanza porta la sanzione a 900 euro. Ma a oggi non è mai stata applicata nella sua cifra massima.
Nel settembre del 2014 – Budelli era ancora privata e la società proprietaria pagava un custode – dei turisti polacchi erano sbarcati sulla Spiaggia rosa e avevano fatto il bagno. L’insistenza dell’anziano custode, che ovviamente aveva solo la parola come strumento di dissuasione, li aveva convinti a ritornare sulla barca a noleggio da cui erano scesi. Ma prima era stato schiaffeggiato. Per loro nessuna multa.
Tra il 2023 e il 2024 è stato un assalto continuo, e non solo nel periodo estivo. Ma il profondo spirito civico dei diportisti e anche l’aiuto della tecnologia ha consentito in alcuni casi di arrivare ai colpevoli.
Giugno 2023: una coppia viene vista dalle barche in rada superare a nuoto le boe che delimitano l’ingresso e poi passeggiare beatamente sulla sabbia. Fotografati, segnalati, la Capitaneria di porto riesce ad arrivare in tempo per beccare i due vacanzieri. Multa di 300 euro e verbale accessorio per la barca a noleggio, abusiva.
Alcune precisazioni sono doverose. Per chi arriva dal mare non esiste un cartello che informa i diportisti che è vietato raggiungere la Spiaggia rosa a nuoto. Vero che ci sono i cavi tarozzati con boe gialle, e non rosse. Vero che prima di navigare bisognerebbe informarsi, ma una indicazione in più insieme a una bella campagna di informazione non sarebbe malvagia. In verità qualche anno fa sulle boe i cartelli di divieto c’erano.
La Capitaneria di porto non ha mezzi e uomini a sufficienza per pattugliare l’intero spazio acqueo dell’arcipelago. Impossibile pensare che un mezzo Cp sosti in modo fisso nelle acque davanti a Budelli. Gli uomini in divisa bianca si occupano di vigilanza ma anche di soccorso. Le emergenze nel periodo estivo crescono a dismisura.
Dal primo giugno alle spalle della spiaggia c’è un servizio di informazioni del Parco fornito dalle guide ambientali dell’ente. È infatti possibile ammirare la Spiaggia rosa dal sentiero retrostante, realizzato anni fa dal Parco. D'altronde parliamo di una opera d’arte della natura, che come i più importanti capolavori come la Gioconda, si può guardare ma non toccare.