La Nuova Sardegna

Il caso

Roma dà il via libera due impianti agrivoltaici in aree non idonee. La Regione: «Faremo muro»

Roma dà il via libera due impianti agrivoltaici in aree non idonee. La Regione: «Faremo muro»

È scontro tra l’assessora regionale Rosanna Laconi e la commissione tecnica nazionale Pnrr-Pniec, che dipende dal ministero dell’Ambiente

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Cagliari È scontro aperto tra la Regione e la commissione tecnica nazionale Pnrr-Pniec. Nella seduta di ieri, 30 dicembre, la commissione ha dato il suo via libera ad alcuni impianti agrivoltaici in aree che però la Regione ha mappato tra quelle “non idonee”. Si tratta di due progetti, uno che denominato “Monte Nurra”, localizzato nelle campagne di Sassari e l’altro “Villasor”.

Queste due aree ricadono in aree vietate, così come disciplinato nella legge regionale 20/2024, e la Regione ritiene quindi che le istanze avrebbero dovuto essere dichiarate improcedibili. «Non possiamo accettare che decisioni assunte da una commissione tecnica posta alle dipendenze funzionali del ministero dell’Ambiente, ignorino deliberatamente il quadro normativo regionale e le prerogative delle autonomie locali», dichiara l’assessora regionale dell’Ambiente, Rosanna Laconi.

L’assessora sottolinea poi che la legge regionale 20/2024 rappresenta un esempio di normazione avanzata, concepita per garantire uno sviluppo energetico equilibrato e coerente con i principi di tutela del patrimonio culturale e naturale. «Non si tratta di impedire la transizione energetica – dice ancora Laconi – bensì di assicurarne la sostenibilità e il rispetto delle peculiarità della Sardegna».

L’amministrazione regionale ribadisce quindi con forza che, sull’intero territorio regionale, non verrà mai autorizzato alcun impianto che sia in contraddizione con le previsioni della legge regionale 20/2024 o con il quadro normativo regionale. «La volontà – conclude la nota – è quella di difendere le prerogative istituzionali e legislative, nonché i diritti dei cittadini sardi, intraprendendo ogni azione necessaria in tutte le sedi giurisdizionali competenti».

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