Shopping e affari in Gallura per Aldiyar Kaztayev: ecco chi è il paperone del Kazakistan
Il finanziere, ex manager dell’Eurasian resources group, protagonista della scalata al centro turistico e sportivo Geovillage di Olbia
Olbia I soldi li ha fatti in Kazakistan da ex manager del colosso Erg, Eurasian resources group, ramo miniere e materie prime. Tanti, evidentemente, anche per uno come Aldiyar Kaztayev che non sembra proprio il tipo che bada a spese. Infatti, ha pagato senza batter ciglio 14 milioni di euro per rilevare quel che resta del Geovillage, il maxi complesso turistico sportivo nell’area industriale di Olbia, dopo anni di crisi, fallimenti e inchieste giudiziarie. È lui il Paperon de’’ Paperoni venuto dagli Urali per investire in Gallura. Prima la scalata al compendio di Rinaggiu, a Tempio, con la sua società Salima foundation, poi alcuni terreni coltivati a grano a Cannigione, infine una super villa in spiaggia al Piccolo Romazzino, nel cuore della Costa Smeralda. Un piccolo grande impero costruito mattone dopo mattone dal finanziere kazako 46enne con cittadinanza cipriota.
Al Geovillage di Olbia nascerà la prima scuola internazionale bilingue e paritaria. Alta formazione, naturalmente, e non sarà roba per tutti visto che la retta annuale costa 18mila euro, non proprio bruscolini. Così è scritto nel progetto Sardinia international school (SiSchool), che annuncia la nascita di “una scuola internazionale di lingua inglese pensata per rispondere alle sfide di un futuro globale e sostenibile”. Il progetto, sottoscritto dalla società Alma e dal Consorzio industriale Cipnes Gallura, sarà realizzato nel settembre 2025 su qualcosa come 18 ettari di lotto industriale (campus e hotel da ristrutturare, impianti sportivi e aree edificabili non ancora costruite, che da sole valgono un tesoro).
Dietro una galassia di trust e sigle societarie (Alma è l’ultima di una lunga serie) investe e manovra lui, il finanziere kazako Aldiyar Kaztayev, misterioso quanto basta per un paperone venuto dall’Est. Del resto il Kazakistan è una curiosa finta democrazia e vera dittatura dove succede di tutto all’ombra della Russia di Putin: un presidente come Nursultan Nazarbayev, amico di Silvio Berlusconi, nel 2013 sospettato di aver fatto rapire la moglie e la figlia del suo avversario politico e poi soggiornare come se nulla fosse in Sardegna, nella villa H2O a Lu Impostu; un primo ministro come Karim Massimov arrestato nel 2022 con l’accusa di aver ordito un presunto colpo di Stato. Davvero un bel posticino.
In questo mare tempestoso Aldiyar Kaztayev ha galleggiato e galleggia ancora con sprezzo del pericolo. Di sicuro è stato presidente del consiglio di sorveglianza e primo vicepresidente esecutivo del gruppo Eurasian resources, colosso industriale e minerario semi statale (il 40%, il resto è nelle mani del duo Chodiev-Mashkevich) del Kazakistan. Appassionato di sport, è stato anche presidente della federazione di triathlon del suo paese, il cui presidente onorario è stato l’ex capo della Knb (National security committee), Karim Massimov, per due volte primo ministro dal 2007 al 2016 sotto la controversa presidenza Nazarbayev.
Cosa fa Kaztayev In Sardegna? Tante cose, soprattutto annusa buoni affari. Il progetto di una scuola internazionale di alta formazione per anni era stato ventilato al Comune di Tempio, nello storico e dimenticato compendio termale di Rinaggiu. Alla fine, dopo mille misteri e un lungo braccio di ferro, l’amministrazione comunale gallurese aveva detto no costringendo il finanziere kazako a guardare altrove. Al Geovillage di Olbia, ad esempio, sopravvissuto a fallimenti e inchieste giudiziarie.
Non deve averci pensato due volte Kaztayev, che del resto non sarebbe nuovo a operazioni finanziarie spericolate, stando almeno alla stampa internazionale che adombra sospetti di esportazione di capitali (miliardi di dollari) dal Kazakistan a chissà dove. Solo sospetti e nessuna conferma ufficiale, ma intanto si accanisce il sito d’inchieste online RusCrime.com (The russian crime), specializzato nel fare le pulci agli oligarchi della galassia filorussa. Indagini magari a Londra, dove la famiglia Kaztayev ha una “casetta” da 4 milioni di sterline a Kensington, quartiere residenziale per super ricchi. Si tratta di uno o più appartamenti non intestati direttamente al finanziere, ma alla società Garant limited, registrata a Jersey.
Dalle case alle barche, le fortune di Kaztayev hanno navigato in lungo e in largo a bordo del “Piccolino”, un motoscafo d’altura da 2200 cavalli e 29 nodi, consegnato nelle mani del cliente dal cantiere italiano Sanlorenzo yachts di La Spezia e Viareggio nel 2017. Il costo della barca, lunga quasi 30 metri, è di circa 8 milioni di euro. Abbastanza per quattro cabine per gli ospiti e altre due per l’equipaggio. Risulta piuttosto complessa l’operazione d’acquisto: secondo RusCrime.com nel 2017 due cittadini del Kazakistan hanno registrato una società nel Regno Unito e un’altra a Malta, la prima si chiama Piccolino tender ltd, la seconda semplicemente Piccolino ltd. La società inglese ha emesso un prestito a quella maltese per circa 8 milioni di euro per l’acquisto dello yacht. E sempre secondo RusCrime.com la società maltese risulterebbe creata appositamente per la gestione e manutenzione dello yacht, costosa pure quella. In questo giro di valzer Aldiyar Kaztayev non figura mai perché la società a cui è intestato lo yacht è registrata a nome di Aslan Kaztayev e Galia Sargaskaeva, padre e madre del finanziere.
Quella delle società costituite ad hoc con sede nei vari paradisi fiscali del pianeta è una pratica costante nel business del finanziere kazako. Ad esempio, quando ha acquistato la villa da sogno in Costa Smeralda Kaztayev ha costituito una apposita società e un’altra – anzi, un trust – è stata costituita per occuparsi della costosissima gestione. Tutte operazioni che non sono passate inosservate agli occhi della Guardia di finanza né a quelli delle banche italiane insospettite da bonifici e versamenti da paesi tipo Isole Cayman o Jersey nel Canale della Manica, uno degli ultimi resti del ducato di Normandia, dipendenza della Corona britannica. Luoghi felici, lontano da occhi indiscreti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA