La Nuova Sardegna

Minori a rischio

Ragazzini alle slot machine e consumo di alcol in crescita: nell’isola è allarme rosso

Ragazzini alle slot machine e consumo di alcol in crescita: nell’isola è allarme rosso

Il trend, già preoccupante nel decennio scorso, è andato crescendo in maniera sempre più rapida dalla pandemia in poi

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Sassari Il tintinnio delle monete, le dita che pestano in maniera compulsiva sui tasti, l’attenzione rivolta allo schermo sul quale lampeggiano – a seconda dell’occasione – carte da gioco, stelle, frutti, numeri. Normali “macchinette”, moderne slot machine ormai presenti nella maggior parte di bar e tabacchi e alla portata di tutti. Anche dei minorenni, per i quali però questo tipo di “gioco” è assolutamente vietato.

L’ultimo caso in ordine di tempo è avvenuto in questi giorni a Nuoro, dove la polizia di Stato impegnata in normali servizi di controllo nei confronti di attività dedicate al gioco con Video Slot, ha scoperto alcuni minorenni che - in assenza del titolare dell’esercizio – erano impegnati a giocare alle slot machine. Al titolare dell’attività, della quale non sono stati forniti i dettagli, è stato pertanto notificato il verbale di violazione amministrativa che prevede il pagamento della sanzione amministrativa in misura ridotta di 6.666,67 euro e la sanzione accessoria della sospensione per un periodo da uno a tre mesi dal registro dei proprietari, possessori e detentori degli apparecchi e terminali. I minori sono stati affidati ai genitori.

Le attività di contrasto al gioco d’azzardo patologico e alla ludopatia minorile da parte delle forze dell’ordine proseguono dunque a pieno ritmo, ma è ormai evidente che il problema vada affrontato a monte: gli esperti sono concordi associare la ludopatia, insieme alla sempre più precoce assunzione di sostanze alcoliche e di droghe, con un disagio sociale che coinvolge l’intera Sardegna, nessun territorio escluso.

Il trend, già preoccupante nel decennio scorso, è andato crescendo in maniera sempre più rapida dalla pandemia in poi: nel periodo del Covid, un sardo su 4 ha ecceduto nel consumo di sostanze alcoliche e il 50% dei ragazzi di età compresa tra i 15 e i 19 anni ha consumato alcolici. Il 16% dei minori, altro dato allarmante, durante il lockdown ha assunto per almeno due volte al mese bevande alcoliche con la modalità “binge drinking”, ovvero in un intervallo di tempo breve e fuori dai pasti. Il 30% degli studenti assume alcol dalle 3 alle 9 volte all’anno. Un quadro preoccupante, che va di pari passo con la povertà educativa che coinvolge tantissimi minori e che sfocia, appunto, in questo tipo di comportamenti.

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