La Nuova Sardegna

L’intervista

Salva Casa, Francesco Spanedda: «C’è la bozza e arriverà in giunta la prossima settimana»

Salva Casa, Francesco Spanedda: «C’è la bozza e arriverà in giunta la prossima settimana»

L'assessore: «Non modificheremo i punti che apportano più semplificazioni come nel caso dei cambi di destinazione d’uso»

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Sassari La legge di recepimento del Salva Casa è a un passo dal passare in Giunta. Ad annunciarlo è l’assessore dell’Urbanistica, Francesco Spanedda, che conferma l’esistenza della bozza che da qualche giorno circolava in Regione e anticipa alcuni punti salienti del testo che a stretto giro approderà all’esame del consiglio regionale.

«La bozza esiste ed è stata presentata in maggioranza – dichiara l’esponente dell’esecutivo guidato da Alessandra Todde –. La proposta prevede il collegamento tra il testo unico dell’edilizia nazionale, modificato dal Salva Casa, e la norma regionale, la legge 23/1985, in modo da poter offrire a cittadini, imprese, professionisti e amministrazioni un testo unitario. Approderà in giunta appena apportate alcune modifiche, presumibilmente la prossima settimana».

Da qualche settimana, attorno al Salva Casa è nata una bufera politica sotto la spinta dell’opposizione in Regione anche di rappresentanti della Lega come l’ex assessora regionale Alessandra Zedda. Al centro della querelle i ritardi nell’applicazione della norma nell’isola e anche l’eventuale portata del recepimento delle norme su cui la Regione ha facoltà di legiferare. Sul punto, l’assessore Spanedda chiarisce che «la proposta della Giunta prevede che non siano modificate quelle parti della normativa regionale che comportano elementi di semplificazione maggiori rispetto al testo del testo unico dell’edilizia modificato dal Salva Casa, come nel caso dei mutamenti di destinazione d’uso. Vengono anche proposti alcuni miglioramenti per evitare alcune potenziali incongruenze, ad esempio uniformando la definizione delle tolleranze per gli aspetti urbanistico-edilizi e igienico-sanitari. Questo per evitare che un edificio possa essere compatibile dal punto di vista urbanistico ma non possa avere l’agibilità».

Un altro punto da chiarire attorno alla questione Salva Casa riguarda le norme che esulano dalla competenza legislativa della Regione, che nonostante siano in vigore dallo scorso mese di luglio, sono di fatto inattuabili per il semplice fatto che il Suape non ha codificato le tipologie di intervento. Questo rende ad oggi impossibile presentare le pratiche. Sul punto, l’assessore Spanedda non chiarisce completamente circa la tempistica con la quale arriverà l’aggiornamento della piattaforma (Subito? Dopo l’approvazione della legge di recepimento?) ma si limita a dire che «si prevede anche l’aggiornamento della modulistica Suape, che è di competenza dell’assessorato all’Industria». È ragionevole pensare che il terreno di scontro politico dei prossimi giorni sarà proprio attorno a questo “dettaglio”. (s.sant.)

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