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Siccità, l'assessore ai Lavori pubblici: «Con i lavori sul Coghinas possiamo ridurre gli sprechi»

di Andrea Sini
Siccità, l'assessore ai Lavori pubblici: «Con i lavori sul Coghinas possiamo ridurre gli sprechi»<br type="_moz" />

Antonio Piu: «Tamponiamo l’emergenza e progettiamo il futuro»

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Sassari «Siamo al lavoro su vari fronti, perché se da un lato c’è l’emergenza, dall’altro c’è la necessità di pianificare anche interventi strutturali per il futuro. E se da una parte ci sono le condotte da migliorare, dall’altra c’è garantire un utilizzo più attento della risorsa idrica». Antonio Piu, assessore regionale ai Lavori Pubblici, ha sulla scrivania il bollettino mensile del sistema idrico e le carte degli interventi in atto o in fase di progettazione. Di certo non c’è tempo da perdere perché la situazione resta estremamente critica in molte zone della Sardegna.

«La cabina di regia sull’emergenza idrica tiene in costante aggiornamento tutte le parti in causa rispetto alle opere che stiamo portando avanti – spiega l’assessore –. L’ultimo bollettino conferma che la situazione è critica, ma non si può certo dire che non ci stiamo muovendo. In questi 7 mesi abbiamo terminato la progettazione per quanto riguarda la diga di Maccherosins, con lavori che consentono di aumentare la portata massima di uno degli invasi più in sofferenza, da 37 milioni di metri cubi a oltre 42 milioni. Per quanto riguarda il Coghinas stiamo proseguendo con i lavori: la prima fase terminerà tra la fine di marzo e l’inizio di aprile e consentiranno immediatamente di limitare le perdite e recuperare una grande quantità d’acqua».

Della cabina di regia che si sta occupando dell’emergenza fanno parte l’Agenzia regionale del distretto idrografico (Adis), i consorzi di bonifica, l’Egas, gli assessori a Lavori pubblici, Agricoltura e Industria, e la presidente della Regione Alessandra Todde. Una delle partite più importanti da giocare è quella di coordinare i vari enti, secondo le rispettive prerogative. «Stiamo cercando di mettere ordine ai contratti per le acque per uso irriguo per quanto riguarda i consorzi bonifica. Recentemente c’è stato un incontro sui reflui per uso agricolo con il Consorzio di bonifica della Nurra – sottolinea Piu – con il risultato che ora sarà possibile metterli direttamente in condotta: parliamo di 12 milioni di metri cubi recuperati. Stesso discorso per il Cuga, in questo caso anche per l’acqua potabile. La cabina di regia ha discusso di recente anche sull’utilizzo di 70 milioni di fondi già stanziati, provenienti dal Fondo di Sviluppo e coesione. Per i bacini di Govossai e Olai, dove l’installazione di una pompa di sollevamento consente la connessione, abbiamo avuto incontri con Abbanoa e con la locale Comunità montana e ci stiamo concentrando su una serie di lavori straordinari che consentiranno di invasare più acqua».

Uno dei punti qualificanti della strategia di difesa dalla siccità è proprio l’interconnessione tra bacini. «Sì, ma non possiamo basarci soltanto su questo. Stiamo lavorando a una pianificazione che vada anche oltre l’emergenza immediata. Ci saranno nuovi invasi e cercheremo di fare in modo che l’utilizzo delle acque sia programmato in maniera puntuale. C’è grande attenzione per la manutenzione delle reti – conclude Antonio Piu –, stiamo chiedendo ai consorzi di bonifica un impegno specifico per la manutenzione straordinaria di tutte le condotte. Abbiamo fatto importanti passi avanti anche con il Consorzio della Gallura, con il quale la Regione aveva da anni un contenzioso aperto e con il quale ora c’è invece grande unità d’intenti. Uno degli obiettivi è fare in modo che la centrale del Liscia serva anche il versante di San Teodoro, alleggerendo il carico sul Maccheronis». (a.si.)

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