L’Oasi del gusto perde il patron, i figli continueranno il suo sogno
Teti, Luigi Dearca negli anni ’80 fondò uno dei locali più premiati dell’isola
Sassari Da quarant’anni Luigi Dearca accoglieva e intratteneva i clienti che da tutta la Sardegna arrivavano a Teti per gustare i piatti dell’Oasi del gusto, il ristorante che lui e sua moglie Anna Maria Mele si erano inventati negli anni Ottanta e che negli anni aveva trasformato questo minuscolo paesino situato tra i monti della Barbagia in una meta gettonatissima degli amanti della buona tavola. Un malore improvviso, però, lo ha portato via nei giorni scorsi a 72 anni, pochi anni dopo la scomparsa della moglie. L’Oasi, però, è una bella storia di passione e resistenza e non chiuderà: saranno i figli Ivan, che già da qualche anno era passato in cucina, e Laila a continuare la tradizione di uno dei più longevi ristoranti dell’isola.
La scommessa Luigi Dearca faceva tutto un altro lavoro negli anni Ottanta, ma con Anna Maria Mele, originaria di Atzara, aveva messo su famiglia e deciso di fare una scommessa che aveva il sapore dell’azzardo: aprire un ristorante “vero” a Teti, al centro della Barbagia, un posto dove non passi per caso e devi avere un motivo validissimo per recarti di proposito. E il motivo era la cucina di Anna Maria, che non aveva mai frequentato corsi specifici ma ai fornelli ci sapeva fare, eccome. «All’inizio hanno preso in affitto un localino minuscolo, era veramente una scommessa – racconta Laila Dearca – ma il successo è stato immediato. Mamma cucinava i piatti tradizionali della nostra zona, babbo si occupava di tutto il resto: andava a cercare le materie prime, recuperava il vino dai produttori di fiducia ad Atzara, poi in sala accoglieva la gente. Era il classico padrone di casa affabile, generoso, uno che ti riempiva il piatto per la seconda volta, si sedeva a tavola a bere un bicchiere, chiacchierare e più di una volta, finito il pranzo, l’ho visto accompagnare i clienti a fare un’escursione nei dintorni».
Teti ha meno di 600 abitanti, ma dalle mappe degli appassionati di enogastronomia non sparisce, anzi, ha un posto di rilievo. Luigi e Anna Maria sono quasi “costretti” dopo qualche anno a trasferirsi in un locale più grande, col tempo inaugurano anche un bed&breakfast. Definiscono meglio anche il nome, all’inizio era “L’Oasi dei funghi” ma il menu si amplia e diventa L’Oasi del gusto. E fioccano i riconoscimenti. Slow Food inserisce il locale nella guida premiando proprio la tipicità dei piatti e la qualità dei prodotti, l’Oasi viene premiata anche dall'Accademia della cucina italiana, dalla Camera di commercio di Nuoro, nel 2001 c’è la vittoria nel prestigioso concorso regionale “Il porcino d’oro” di Arzana e anche la rivista “Bella Italia” racconta la storia di questa famiglia. I figli sono tre, due di loro, Laila e Ivan, decidono di seguire la strada dei genitori, solo Danilo si occupa di altro. Laila adesso conduce un agriturismo esperienziale a Budoni, Ivan ha preso in mano la cucina quando la mamma, nel 2021, è venuta a mancare.
Ora, improvvisa, la scomparsa di Luigi, amatissimo da tutta la comunità. «Lui ha creduto sempre in questo progetto, voleva costruire qualcosa di duraturo proprio a Teti – chiude Laila –e noi vogliamo portarlo avanti anche se è stato un bruttissimo colpo, ci stiamo riorganizzando. Ma non ho paura perché penso sempre a quello che hanno fatto i miei genitori, una giovane coppia che ha voluto costruire il loro sogno in questo paesino al centro della Barbagia».