L’animalista Enrico Rizzi nelle scuole e nelle piazze dell'isola fa infuriare: «Pura propaganda»
L’attivista social ha fatto tappa a Tempio e a Cagliari: nelle ultime settimane era finito al centro della bufera per il cammello Rodolfo di Ovodda
Sassari Enrico Rizzi superstar. L’attivista animalista non passa inosservato quando si muove e così è per la due-giorni in Sardegna. Ieri, 28 marzo, ha parlato a 150 studenti e studentesse dell’istituto scolastico Don Gavino Pes di Tempio, oggi ha fatto tappa a Cagliari in piazza Yenne.
Il caso di Ovodda
L’attivista che si batte per i diritti degli animali era salito alla ribalta da queste parti per il caso del cammello Rodolfo al carnevale di Ovodda. Attraverso i suoi canali social, infatti, aveva condiviso prima alcune immagini di festa con pelli di pecore, e poi il cammello portato a spasso dall’allevatore Michele Ladu. Tra i due lo scontro social è andato avanti per molti giorni, finito persino sotto la lente nazionale e di salotti come quello della trasmissione radiofonica La Zanzara. Ladu aveva attacco Rizzi, reo di non aver giudicato senza conoscere la circostanza che aveva portato l’animale a Ovodda.
A Tempio e a Cagliari
Personalità divisiva, da più voci la comunità agropastorale dell’isola ha respinto le accuse di maltrattamenti nei confronti degli animali. Ieri Rizzi ha ringraziato l’istituto che ha deciso di invitarlo: «Grazie anche per avermi fatto trovare un rinfresco totalmente vegano. E’ bello sapere che esistono insegnanti con sani valori e principi. Doveroso ringraziare anche le forze di polizia che hanno presidiato la scuola per tutto il tempo affinché si svolgesse tutto senza alcun tipo di problema. W la Sardegna che ama e rispetta gli indifesi».
Oggi tappa a Cagliari, microfono in mano, di fronte al pubblico e alle forze dell’ordine in piazza Yenne («Mi congratulo ancora una volta con chi mi ha pesantemente minacciato di morte»), Enrico Rizzi ha rincarato la dose: «Siamo la razza più feroce del mondo, spero l’essere umano si estingua».
Giagoni all’attacco
«È inaccettabile che l'Istituto Don Gavino Pes di Tempio Pausania abbia invitato Enrico Rizzi, attivista animalista a parlare di allevamenti e di benessere animale. Nonostante la sua carriera da influencer con una forte presenza online, non ha le qualifiche per trattare temi scientifici», tuona il deputato leghista Dario Giagoni. Definisce l’incontro a scuola «un’attività di propaganda ideologica» e difende: «Gli allevamenti sardi, infatti, sono modelli di sostenibilità, fondamentali per l'equilibrio ecologico e l'economia del territorio. In questo incontro, invece, c’è stato un ospite che promuove l’idea di distruggere gli allevamenti e le nostre radici. I pastori sardi non sono nemici, ma custodi di una tradizione che va preservata».
Rizzi, bollato tra gli «estremisti ambientali», fa discutere e il deputato amplia il discorso sull’attualità tra i banchi politici: «Il Parlamento ha recentemente inasprito le pene e le sanzioni contro chi maltratta gli animali, facendo passi concreti per tutelare il loro benessere in modo equilibrato, rispettando le tradizioni locali e la sostenibilità ambientale». Infine attacca l’iniziativa dell’istituto tempiese: «La scuola deve essere un luogo di conoscenza, non un terreno fertile per pura propaganda ideologica». (paolo ardovino)