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Il Ministero alla Regione: «Commissariamento delle Asl solo per gravi motivi, qui non ci sono»

Il Ministero alla Regione: «Commissariamento delle Asl solo per gravi motivi, qui non ci sono»

La richiesta di impugnazione al Governo della riforma sanitaria, l’accusa di spoils system. Ecco tutti i punti contestati

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Sassari Da cosa nasce la richiesta di impugnazione della riforma sanitaria sarda da parte dell’ufficio legislativo del Ministero della Salute? Il testo su questo punto è molto chiaro: la decisione di commissariare le 8 Asl, più l’azienda ospedaliera Arnas-Brotzu, l’Areus e le due aziende ospedaliero universitarie, non è motivata: non ci sono cioé i presupposti per disporre un tale cambiamento. Il Ministero cita il decreto legislativo 502 del 30 dicembre 1992 in materia di tutela della salute e la sentenza della Corte Costituzionale numero 189 del 2022 che stabilisce le condizioni che disciplinano l’istituto del commissariamento.

La Corte stabilisce che le Regioni possano disporlo «per esigenze di carattere straordinario o in ragione di una comprovata e giustificata impossibilità di procedere alla nomina dei vertici aziendali secondo il procedimento ordinario. Per esempio, nel caso di dimissioni dell’intera dirigenza sanitaria o del direttore generale o agli interventi di accorpamento delle aziende sanitarie». L’altra possibilità citata dalla consulta è che il via libera al commissariamento arrivi per «gravi motivi e situazioni di grave disavanzo o in caso di violazione delle leggi».

La Regione nella riforma in esame non cita alcuna delle casistiche evidenziate dalla Consulta. Secondo l’ufficio legislativo del Ministero non sussiste per questo motivo la necessità né l’urgenza di commissariare le strutture sanitarie dell’isola. Nel testo si punta il dito contro la annunciata decadenza automatica dei vertici aziendali in seguito alla approvazione della riforma «che sembrerebbe configurare un’ipotesi di spoils system più volte censurato dalla Corte Costituzionale». 

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