La Nuova Sardegna

L’inchiesta

Viaggi gratis sull’ex Tirrenia, 40 indagati per corruzione tra magistrati e funzionari

Viaggi gratis sull’ex Tirrenia, 40 indagati per corruzione tra magistrati e funzionari

Avrebbero viaggiato con carte gold messe a disposizione della società. Nei giorni scorsi erano stati sequestrati tre traghetti e richieste 13 misure tra domiciliari e interdittive

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Sassari Sono una quarantina le persone indagate nel secondo filone dell’inchiesta della Procura di Genova che nei giorni scorsi aveva portato al sequestro di tre traghetti della compagnia di navigazione Cin, la ex Tirrenia. Tra le persone oggetto dell’indagine ci sarebbero anche magistrati, funzionari della prefettura, militari delle forze dell’ordine che avrebbero viaggiato con carte gold  gratuite messe a disposizione della compagnia. L’accusa nei loro confronti è la corruzione nell’esercizio delle loro funzioni.

Nel frattempo, mercoledì 16 aprile sono in programma i primi interrogatori del Gip delle tredici persone per le quali son state chieste dal pubblico ministero le misure degli arresti domiciliari e interdittive nell’ambito del filone di inchiesta principale.

L’indagine ruota attorno al contratto tra Cin e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la linea Genova–Porto Torres, finanziata per garantire la continuità territoriale. In base all’ipotesi accusatoria, la compagnia avrebbe impiegato navi non conformi alle normative ambientali internazionali. In particolare alcuni componenti dei motori principali e dei diesel generatori di corrente sarebbero stati manomessi, alterati o sostituiti con pezzi di ricambio non originali. Per mantenere in servizio i traghetti, secondo l’accusa, Cin avrebbe fatto ricorso a documentazione falsa e alla contraffazione delle impronte di autenticazione pubblica, riuscendo così a conservare le certificazioni richieste ed evitare i controlli degli enti preposti. Le ispezioni a bordo delle motonavi avrebbero evidenziato gravi irregolarità, tra cui ipotesi di falso e contraffazione che hanno determinato anche la mancata osservanza di specifiche clausole previste nel contratto col Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.