A Osilo passa Pinocchio per ricordare Francesco
Successo dell’evento per il ragazzo scomparso l’anno scorso in un “rave party” Teatro, rullare di tamburi come spiriti africani e le testimonianze in poesia
OSILO. In Africa - è stato detto nel corso della serata dedicata a Francesco Nonna, il giovane morto lo scorso anno nel corso di un “rave party” - i tamburi non sono semplici strumenti, ma Spiriti. E come tali, anche a Osilo, con il loro rullare incalzante, hanno saputo evocare come meglio non si poteva lo spirito di Francesco, riportandolo per una sera fra le centinaia di persone che hanno gremito l’anfiteatro comunale.
In scena, il “Pinocchio! Dove sei?!”, uno spettacolo a più voci e “a più arti” si potrebbe dire - con musica, teatro, danza, canto, in un mix di grande suggestione - che ha provocato più di un momento di emozione e di struggimento, facendo versare calde lacrime a molti dei presenti.
«La produzione di Pinocchio Sincretico - ha detto nella sua presentazione James Demby, primo promotore dell’iniziativa - nata nel terribile anno 2013, è un modo per essere vicini al dolore di Matilde, di Antonello (genitori di Francesco, ndc), di Monica, di Antonio (fratelli), non in modo astratto, ma nella grande condivisione di un dolore comune, e soprattutto nel tentativo di ricostruzione, attraverso la musica, di una comunità spezzata, nella direzione di una comunità più grande, dove chi ci lascia rimane sempre vivo in ognuno di noi, a guidare ed orientare nel bene e nel giusto le nostre scelte».
La serata è iniziata con un canto del coro dei bambini di Elisabetta Pulinas e Patrizia Puggioni, seguiti da James Demby, che ha letto un pensiero dedicato a Francesco Nonna. Poi, il clou della manifestazione, con il “Pinocchio! Dove sei?!”, la rappresentazione teatrale rielaborata da Gaia Zanini e con la regia e l’adattamento scenico di Giovanni Loriga. Gli attori della Compagnia Cinema Teatro Osilo: Sara Perantoni (Pinocchio), Marco Alessandrini (Geppetto), Massimo Ruiu (Arlecchino, la Volpe, il Corvo), Gianfranco Migheli (Mangiafuoco), Marina Fonsa (la Civetta), Francesco Stara (il Gatto), Giovannino Loriga (il Carabiniere), Martina Federici (il Grillo), Veronica Abozzi (la Fata). L’accompagnamento musicale era quello dell’Italian Sankofa Culture Group, diretto da James Demby. In scena, a più riprese, il gruppo di ballo “No harem” di Osilo e Veronica Abozzi al canto lirico. Il supporto tecnico sonoro è stato di Giovanni Manchia, Giuliano Pulinas, Claudio Ruiu.
Una «serata indimenticabile - hanno detto in molti – che a Francesco - esuberante, curioso, sempre alla ricerca dei lati meno consueti della vita, in un cammino troppo presto interrotto nella costruzione della sua personalità – sarebbe sicuramente piaciuta».
La manifestazione si è conclusa con un pensiero di Angela M. Mameli dedicato a Francesco: “Tu, un racconto terminato/ con tante pagine vuote/ lasciate all'immaginazione./ Ti leggerò, ti scriverò, scriveranno/ la memoria come guida/ di te il sorriso ha scolpito.../ In un mare per noi passaggio, per noi carezza/ in una notte sul tuo corpo il gelo./ Attorno danze, fuochi e indifferenza”.