La Nuova Sardegna

Sassari

Tumulazioni, lo scontro è arrivato in Procura

di Vincenzo Garofalo

Depositato un esposto contro il blitz del Comune che ha ripreso le sepolture Solinas e Alivesi: rispettino il contratto e paghino quanto dovuto alle imprese

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SASSARI. Le tumulazioni nel cimitero sassarese finiscono sotto la lente d’ingrandimento della Procura. Paolo Montresori, titolare dell’impresa Ices srl (una delle società della cordata che ha in concessione il project financing per l’ampliamento, la gestione e la custodia del camposanto), ha presentato un esposto in tribunale, denunciando il blitz compiuto lunedì dal Comune e dalla Polizia municipale per far eseguire a un’altra ditta le tumulazioni che per contratto spetterebbero all’Ati guidata da Sacramati. Non solo, Montresori chiede al Procuratore di verificare se ci siano estremi di reato, oltre che nelle operazioni di tumulazione eseguite, anche nell’affidamento diretto, senza evidenza pubblica, con cui il Comune ha aggiudicato alla Altair srl i servizi cimiteriali. L’esposto indica due precise determinazioni dirigenziali: la prima, del 10 luglio 2015, firmata dall’allora dirigente del settore Lavori Pubblici, Pierfelice Stangoni, affidava alla Altari il servizio per un corrispettivo di 300mila 899,67 euro; la seconda, del 30 dicembre 2015, firmata dall’attuale dirigente dei Lavori pubblici, Marge Cannas, proroga l’affidamento dei servizi cimiteriali all’Altair fino al 7 aprile 2016, per un importo di 240mila 764,74 euro. Montresori rivendica il diritto dell’Ati concessionaria di eseguire le operazioni cimiteriali, così come disposto dall’articolo 26 del contratto di project financing firmato dal Comune e dall’associazione di imprese nel 2006.

Un contratto sul quale si gioca da mesi il braccio di ferro fra Palazzo Ducale e l’Ati con Sacramati capofila: le imprese chiedono il versamento nelle proprie casse di 708 mila euro (più 138 mila di interessi) quale pagamento delle operazioni di tumulazione fatte dal 2009 a oggi. L’assessore ai Lavori pubblici, Ottavio Sanna, risponde che il Comune ha già pagato quasi 500mila euro e che l’interruzione del servizio è inaccettabile. In mancanza di quel pagamento l’Ati aveva sospeso le tumulazioni a giugno 2015 e Palazzo Ducale aveva affidato il servizio ad Altair, entrata in servizio a luglio, ma solo per la gestione e manutenzione del vecchio cimitero e del forno crematorio. Le inumazioni nella parte nuova del cimitero sono andate avanti invece a singhiozzo, di pari passo con le proteste e le sospensioni delle imprese guidate da Sacramati.

Le tensioni sono cresciute raggiungendo il picco lunedì scorso, quando Paolo Montresori e i suoi operai (quasi tutti in cassa integrazione per via del blocco dei lavori), hanno cercato di impedire che l’Altair eseguisse la tumulazione di un’urna. L’arrivo della Polizia municipale, che si è fatta garante della regolarità delle operazioni dal punto di vista contrattuale, hanno evitato che la situazione degenerasse e hanno convinto gli operai a lasciare svolgere la tumulazione. Sulla vicenda, approdata ieri nelle stanze della Procura, si sono accesi anche i riflettori della politica. Ieri mattina il capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, Manuel Alivesi, e il segretario dei Riformatori, Michele Solinas, hanno convocato una conferenza stampa per illustrare l’interpellanza urgente presentata in Consiglio dallo stesso Alivesi, e per ripercorrere le tappe della diatriba che sta causando problemi soprattutto ai cittadini. Dalla scorsa estate le tumulazioni non sono più regolari e i tempi di attesa per seppellire i propri cari sono imbarazzanti: circa un mese. Il numero di bare in attesa di tumulazione è fisso da mesi: quaranta.

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