SASSARI. Slitta di qualche giorno l’interrogatorio di garanzia di Paolo Pintus, il giovane di 22 anni di Sorso, rinchiuso nel carcere di Bancali con l’accusa di omicidio stradale, lesioni personali stradali, aggravati dall’avere commesso il fatto in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Era alla guida della Fiat Bravo che - secondo quanto accertato finora dai carabinieri - sabato notte ha invaso la corsia opposta e si è scontrata contro la Lancia Y condotta da Gavino Piana, 25 anni di Sennori che è morto sul colpo. Ieri i familiari di Pintus hanno nominato come difensore di fiducia l’avvocato Pasqualino Federici.
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Intanto l’inchiesta procede per definire alcuni aspetti dell’ennesima tragedia della strada che si è verificata lungo la litoranea che da Porto Torres conduce a Castelsardo. Per domani mattina, all’istituto di Patologia forense, è in programma l’autopsia sul corpo di Gavino Piana: oggi il magistrato dovrebbe conferire l’incarico al medico legale e potranno anche essere nominati i consulenti di parte. I funerali della giovanissima vittima dovrebbero svolgersi venerdì a Sennori e in segno di lutto sono state annullate tutte le iniziative e i comizi previsti per la chiusura della campagna elettorale.
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Il mistero. Tra le cose ancora da chiarire, una riguarda il mistero della quarta persona a bordo della Lancia Y. Oltre alla vittima, infatti, nell’auto c’erano Wiliam Fiori di 32 anni, e Antonio Lisci, di 21, entrambi di Sorso. Il primo è ricoverato in terapia intensiva al “Santissima Annunziata”, le sue condizioni sono sempre gravi e la prognosi resta riservata. Il secondo si trova in rianimazione, anche per lui condizioni critiche e prognosi riservata. All’appello manca un altro giovane che - secondo alcune indiscrezioni all’esame dei carabinieri della compagnia di Porto Torres, guidati dal capitano Romolo Mastrolia - subito dopo l’incidente, per cause da chiarire, si sarebbe allontanato dal luogo dell’incidente. Forse con la complicità di qualcuno. I militari stanno lavorando con grande attenzione per cercare di risolvere il giallo. Una ragazza sarebbe stata al telefono proprio con il misterioso passeggero che al momento dell’incidente era sulla Lancia Y e poi non è stato trovato quando sono arrivati i soccorritori, non risulta neanche medicato in ospedale. La domanda principale è questa: perché è andato via dal luogo dell’incidente? Nelle prossime ore i carabinieri di Porto Torres, Sorso e Castelsardo potrebbero acquisire nuove testimonianze.
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I dati certi. Ci sono alcune certezze sulle quali gli investigatori e la Procura hanno concentrato l’attenzione in questa prima fase delle indagini. L’invasione della corsia da parte della Fiat Bravo è stata definita con l’esecuzione dei rilievi. L’auto procedeva a velocità sostenuta. Alla guida c’era Paolo Pintus che, subito dopo l’incidente, è stato sottoposto al test per stabilire l’eventuale presenza di alcol nel sangue e in ospedale sono stati effettuati i prelievi biologici per gli esami tossicologici. In entrambi i casi i risultati sono stati positivi: il tasso di alcol nel sangue era pari a 2,34. Inevitabile l’arresto per omicidio stradale (primo caso in Sardegna).
Gli altri feriti. Sulla Bravo, oltre a Paolo Pintus che ha avuto 15 giorni di cure, viaggiavano anche Luca Vacca, di 22 anni, che è ricoverato in Medicina d’urgenza con prognosi riservata, e il fratello diciassettenne che invece se l’è cavata con dieci giorni di cure (ha già lasciato l’ospedale).
Due paesi. Due paesi uniti dal dolore, Sorso e Sennori. Due famiglie segnate in maniera terribile: una per la scomparsa di un figlio e l’altra per il percorso di vita di un 22enne che passa per il carcere dopo la folle notte tra alcol e droga. Elementi che sono alla base dell’incidente mortale. Una tragedia che, tutti dicono, si poteva evitare.
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