Pangea, dal sindaco via libera allo sgombero
Wheeler interviene in aula dopo il sopralluogo della polizia locale, ma per ora manca l’ordinanza
PORTO TORRES. Sul tavolo del sindaco c’è da alcuni giorni l’ordinanza di sgombero del centro sociale Pangea – dopo il sopralluogo della polizia locale nell’ex bocciodromo – e ieri pomeriggio lo stesso Sean Wheeler ha comunicato al consiglio comunale che «questo percorso culturale si è interrotto perché una forza politica si è opposta alla prosecuzione delle attività».
Una comunicazione improvvisa ad inizio seduta, rivolta ad alcuni giovani del Pangea seduti in fondo all’aula consiliare, con l’aggiunta di alcune sottolineature da parte di Wheeler: «Adesso abbiamo un immobile in più da mettere in sicurezza e farlo valorizzare, e i ragazzi del Pangea sanno che dovranno lasciare la struttura per un processo iniziato anni fa». Il commento sull’interruzione delle varie attività attribuite alle forzature fatte da una forza politica, non è piaciuta al consigliere Davide Tellini. «Una dichiarazione che non qualifica certo il primo cittadino – ha detto l’esponente sardista –, il quale dimentica che il locale in questione è stato occupato abusivamente e che all'interno dello stesso si sono svolte attività culturali ma spesso, e documentate, attività che con la cultura nulla hanno a che fare e di cui il sindaco era venuto a conoscenza».
Pur riconoscendo meritevole il programma controculturale messo in atto nel corso degli anni dal Pangea, secondo il gruppo consiliare del M5S, quella dello sgombero è stata l'unica strada percorribile in questo momento dall'amministrazione comunale: «Ci impegneremo nella commissioni affinchè lo stabile venga al più presto reso agibile e messo a bando come polo culturale per la nostra città». Sull’albo pretorio, intanto, non è stata pubblicata alcuna ordinanza di sgombero del Pangea e il sindaco, in una pausa del consiglio, ha detto di non averla ancora firmata. (g.m.)