La Nuova Sardegna

Sassari

Un calcinaio insegna come si costruisce usando la canapa

Un calcinaio insegna come si costruisce usando la canapa

Costanzo Salis protagonista a un meeting in Veneto Tema dell’incontro l’uso della “sativa” in bioedilizia 

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SASSARI. Le sperimentazioni nel campo della bioedilizia portano l’artigiano sassarese Costanzo Salis in Veneto, tra i protagonisti del seminario di formazione internazionale del progetto europeo Erasmus + Canapalea: un’iniziativa Anab (Associazione nazionale architettura biologica) ribattezzata “Il Trionfo della canapa”, che intende dare slancio all’utilizzo della “cannabis sativa” come materiale naturale da costruzione, in combinazione con calce e legno.

L’appuntamento, qualche settimana fa ha radunato all’"Ex canapificio veneto" di Crocetta del Montello, in provincia di Treviso, numerosi tecnici e operatori di settore provenienti da Italia, Francia, Belgio e Spagna, per partecipare a un cantiere-scuola di formazione.

Costanzo Salis ha presentato varie tecniche con metodo a battuta di cazzuola per l’applicazione della canapa in combinazione con il grassello di calce, un materiale di qualità prodotto nei laboratori di Caniga.

«Occorre professionalizzare gli addetti ai lavori, per prevenire errori costruttivi e ottenere opere di qualità realizzate con il canapulo, la parte legnosa della canapa italiana – ha argomentato Olver Zaccanti, delegato nazionale Anab e responsabile per l’Italia del progetto Canapalea –. In Italia molti si improvvisano nell’utilizzo, e questo è un rischio».

Tra le idee in cantiere – ha specificato Salis – la volontà di creare una filiera sarda del prodotto e della lavorazioneÈ. «Il territorio e il clima dell’isola sembrano prestarsi bene alla coltivazione, ma per generare un indotto ad uso industriale – ha fatto notare Zaccanti – occorrerebbe allestire un impianto di trasformazione capace di separare la parte legnosa dalla quella fibrosa. Ce ne sono solo due in tutta Italia, uno in Piemonte e uno in Puglia».

Secondo gli organizzatori, è importante sottolineare come la produzione italiana non sia sufficiente a soddisfare la crescente richiesta di derivati di canapa, che pertanto vengono importati in buona misura dalla Francia, dove la qualità sembra non essere equiparabile.

Occorre perciò dare slancio al prodotto italiano, da abbinare all’esclusivo utilizzo di calci naturali.

Da evitare quindi quelle industriali trattate con additivi e in genere altri materiali cementizi.

La manifestazione ha goduto del patrocinio della Regione Veneto, della Provincia di Treviso e del Comune di Crocetta, quindi del sostegno di Assocanapa, dell'Ordine degli Architetti e del Collegio dei Geometri provinciale. I prossimi appuntamenti del progetto Canapalea – che ha già attraversato diverse località europee tra Belgio, Spagna e Bruxelles – si terranno il 16 Febbraio a Roma e il prossimo giugno a Rennes, nella Francia nord occidentale.

Un seminario di formazione è previsto invece a Sassari la prossima primavera.

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