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Il ritorno di “Sestos” tra premi, cultura e tradizioni popolari

Il ritorno di “Sestos” tra premi, cultura e tradizioni popolari

ITTIRI. Si è chiusa, al teatro comunale, finalmente dal vivo, con un grande successo e con partecipata emozione, l'edizione di Sestos 2021. Prenotazioni al completo, con un pubblico variegato...

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ITTIRI. Si è chiusa, al teatro comunale, finalmente dal vivo, con un grande successo e con partecipata emozione, l'edizione di Sestos 2021. Prenotazioni al completo, con un pubblico variegato proveniente da ogni parte della Sardegna, che ha potuto portare con sè i due volumi realizzati dall'Associazione “Ittiri Cannedu” nel corso del 2020: “Un volo a passo di danza”, rassegna fotografica ed emozionale di 34 anni di "Folk Festa" a cura di monsignor Mario Simula, e “Atti del convegno Sestos”, a cura di Gian Mario Demartis, presentato dall'assessore alla Cultura Baingio Cuccu.

Grande apprezzamento per le relazioni proposte da Marcello Ferreli con l'argomento “Il copricapo a benda nel vestiario tradizionale di Nuoro”, divise in più capitoli scritti da Cristiano Cani (“I pionieri della fotografia di abiti tradizionali in Sardegna”), Pierandrea Carta (“La gioielleria popolare sarda ad imperlato; Tipi e tecniche”), Gian Mario Demartis (“Immagini di abiti tradizionali sardi in un dipinto settecentesco, osservazioni preliminari”). La proiezione del video di Pietro Frau “Dieci anni di Sestos” ha consentito di ripercorrere, attraverso le immagini, le numerose mostre allestite durante le diverse edizioni della manifestazione. Notevoli i contributi musicali affidati alla chitarra del cantautore cagliaritano Andrea Andrillo e ai polistrumentisti del trio “Sonos in Cumpanzia” Pietro Tanda, Franco Corrias e Gianni Sagheddu. È stato caratterizzato da grande emozione il momento della consegna del premio Manos de Oro - il ditale in argento realizzato in esclusiva per Sestos da Nanni Rocca - alla signora Carmina Tupponi, decana delle ricamatrici di Oliena. «È la prima volta che ricevo un premio – ha dichiarato, commossa – e lo voglio dedicare a mio marito, mancato da poco, che mi ha sempre incoraggiata nella mia attività. In questo momento il mio pensiero va anche alle mie allieve, di ieri e di oggi. Tra queste – ha concluso - anche una donna ittirese, che affronta chilometri per venire a Oliena. Con loro proseguirò nella scuola nella quale non si finisce mai di imparare e di insegnare».

«È con grande emozione che saluto il pubblico presente e ringrazio l'Associazione Ittiri Cannedu, che non si è mai fermata nonostante la pandemia, utilizzando, anzi, in maniera proficua questo momento di pausa forzata, che ha portato alla realizzazione dei due volumi presentati oggi» ha detto il sindaco di Ittiri Antonio Sau, commentando un'iniziativa che pone Ittiri tra le prima città sarde nella valorizzazione delle tradizioni. Il presidente dell'Associazione “!Ittiri Cannedu”, Piero Simula, ha infine annunciato l'edizione numero 36 di Ittiri Folk Festa, in fase di organizzazione, che si terrà dal 10 al 12 settembre.

Vincenzo Masia



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