Sassari, nuova segnaletica negli incroci a rischio
Via al piano di sicurezza dopo la morte della neuropsicologa nuorese
Sassari Sono partiti giovedì scorso i lavori per tracciare la nuova segnaletica orizzontale nelle strade e negli incroci ad alto rischio di incidenti. Il Comune sta procedendo a rendere più visibili le intersezioni tra le strade, dopo la morte della neuropsicologa nuorese in uno scontro tra via Diaz e via Torres e le segnalazioni dei residenti del quartiere, anche sulle pagine del nostro giornale, sulla pericolosità della viabilità nella zona che ha il triste primato del più alto tasso di sinistri in città.
Via Diaz e via Zanfarino sono purtroppo tra le vie dove si verifica il maggior numero di incidenti. Strade molto trafficate, con una grossa presenza di esercizi commerciali e servizi, come ad esempio il poliambulatorio Asl, che raccoglie ogni giorno utenti anche non sassaresi.
Certo, contro la velocità eccessiva con cui gli incroci vengono, attraversati da automobilisti incoscienti niente si può, ma almeno non si potrà invocare che l’obbligo di stop non sia segnalato a sufficienza. Perché non tutti rispettano la regola base della prudenza al volante, anche quando si ha diritto di precedenza, e attraversano gli incroci senza rallentare come è consigliato.
L’allarme suscitato dalla morte della neuropsicologa è approdato anche in consiglio comunale. Durante la seduta di giovedì scorso, Mariano Brianda (Futuro Comune) ha segnalato il caso e chiesto quali provvedimenti ha intenzione di prendere l’amministrazione comunale per evitare che altri incidenti mortali si verifichino in futuro. La risposta è arrivata dall’assessore Carlo Sardara che ha annunciato la volontà di istituire la zona 30, quindi a velocità ridotta, nella città Ottocentesca per limitare i pericoli per automobilisti e pedoni. I nuovi stop che si stanno tracciando, ha detto l’assessore al Bilancio, Infrastrutture e Mobilità, prevedono che le strisce pedonali siano arretrate rispetto alla linea che obbliga gli automobilisti a fermare la marcia. Questo per garantire una maggiore sicurezza ai pedoni. Nelle ultime settimane sono stati diversi i casi, anche gravi, di persone investite durante l’attraversamento delle strade.