Giornata da incubo a Predda Niedda a Sassari: traffico in tilt e internet down
Lavori di allaccio alla rete idrica di un sushi restaurant. Gli operai tranciano la fibra ottica e denunciano: nessuna mappa dei sottoservizi. La rete riattivata solo a mezzanotte
Sassari Martedì da incubo a Predda Niedda, la scalcagnata ex zona industriale che, nonostante stia letteralmente cadendo a pezzi, continua la sua inesorabile espansione. E proprio un nuovo insediamento nel suo asse principale formato dalle strade 2-18 (dove transitano nelle ore di punta più auto che in via Roma) ha causato la giornata di incredibili disagi.
Disagi che, è bene sottolineare, vanno avanti da qualche giorno per quanto riguarda il traffico. Sul finire del lato sinistro della strada 2 infatti (quello che ospita Tuttigiorni e Obus) sta sorgendo un nuovo maxi ristorante di cucina cinese e giapponese asian fusion: Sushi line, già presente a Olbia e Nuoro.
Mentre il completamento dello stabile procede a ritmo serrato un’impresa si sta occupando dell’allaccio alla rete Abbanoa, posizionata nel lato opposto della carreggiata. A causa dei lavori di scavo nella trafficatissima strada si procede a senso unico alternato, regolato da un semaforo, con importanti rallentamenti della circolazione e la formazione di lunghe code.
Fin qui niente di evitabile, con i frequentatori Predda Niedda che sono ormai abituati, oltre che alle voragini sulla strada, ai vari cantieri per aperture o crolli (basti per tutti ricordare quello del sottopasso poco più indietro).
Martedì mattina però gli operai della ditta incaricata dell’allaccio, durante uno scavo, hanno tranciato con una escavatrice il cavo della fibra ottica, mandando in tilt la rete nella parte alta dell’ex zona industriale. Un disservizio grave che ha causato problemi importanti a decine di imprese che operano nella zona (dove ha sede anche la redazione della Nuova Sardegna che è riuscita ad operare solo grazie a una linea di backup installata a tarda sera), con tantissime telefonate e segnalazioni arrivate nella sede del consorzio industriale.
I tecnici della fibra sono interventi per riparare il danno, che si è rivelato di grave entità, e solo a mezzanotte sono riusciti a chiudere l’intervento, riaccendendo la rete a Predda Niedda. Problema risolto, con un secondo atto che è andato in scena però ieri mattina, che avrà inevitabilmente strascichi. La ditta che sta eseguendo l’allaccio alla rete idrica infatti ha dichiarato che, prima di iniziare l’intervento di allaccio, ha chiesto al consorzio la mappa aggiornata dei sottoservizi. La fibra infatti non è rilevabile in maniera preliminare con il georadar, ed è inoltre delicatissima. Non avendo ricevuto le informazioni richieste si è deciso inevitabilmente di andare avanti lo stesso con lo scavo, finendo per tranciare la rete e creando danni di cui la stessa ditta non ha comunque intenzione di prendersi nessuna responsabilità
Ricostruzione rimandata al mittente dal commissario liquidatore Giannetto Satta, in allarme già da martedì, che ieri mattina ha mandato una comunicazione alla Sushi line, segnalando i disagi causati e invitando l’azienda, come da convenzione, a far fronte ad eventuali danni causati a terzi. Si annuncia una battaglia di carte bollate insomma. E nel mentre va avanti la quotidiana guerra delle decine di migliaia di persone che lavorano, frequentano, in alcuni casi vivono a Predda Niedda, e ogni giorno devono fare i conti con una nuova, purtroppo drammatica avventura. Con l’ex Zir che, pur abbandonata, continua ad attirare nuove imprese, dimostrando quali potrebbero essere le sue incredibili potenzialità.