Sassari, il progetto della Asl: visite e farmaci gratis per le fasce più svantaggiate
L’azienda sanitaria locale ha anche previsto l’acquisto di due cliniche mobili attrezzate per visite mediche e altre prestazioni sanitarie
Sassari Portare la sanità pubblica tra le fasce più fragili della società, con il coinvolgimento del terzo settore e delle amministrazioni comunali, nell’intento di abbattere le barriere sociali ed economiche che spesso rendono difficoltoso l’accesso ai servizi sanitari. Sono questi i presupposti del piano “Contrastare la povertà sanitaria”, nel Programma Nazionale Equità nella Salute (PNES) che oggi vede la luce con le prime visite gratuite offerte alla popolazione della città di Sassari.
Il progetto è entrato oggi 23 novembre nel vivo con il primo appuntamento: sono un centinaio le persone che negli ambulatori di Rizzeddu sono state convocate dagli specialisti della Asl di Sassari a visita cardiologica, pneumologica, ginecologica e diabetologica.
L’intervento si rivolge alle persone in condizione di svantaggio socio-economico, in particolare a: cittadini iscritti al Servizio Sanitario nazionale in condizioni di indigenza, persone con basso livello di reddito e istruzione, senza reti relazionali di sostegno, senza fissa dimora, appartenenti alle comunità rom, sinti e camminanti.
Per la realizzazione degli obiettivi, la Asl di Sassari ha previsto l’acquisto di due cliniche mobili attrezzate per visite mediche e altre prestazioni sanitarie di base, oltre a prevedere l’allestimento di ambulatori fissi situati in zone strategiche e facilmente accessibili e la costituzione di équipe per le cure di base e quelle specialistiche.
Il progetto prevede inoltre la fornitura e distribuzione di farmaci di fascia A e C, essenziali per la cura della salute sanitaria in quanto utilizzati per malattie croniche gravi, a persone svantaggiate per migliorarne la qualità di vita e promuovere l’equità nell’accesso ai servizi sanitari.
L’individuazione della popolazione e il loro diretto coinvolgimento a Sassari è stato possibile grazie alla preziosa collaborazione di Emergency, Caritas Diocesana, Servizi Sociali del Comune di Sassari, Parrocchia San Gavino Martire di Bancali e l’associazione Porta aperta. I cittadini sono stati inseriti nelle liste della Asl di Sassari, contattati e sensibilizzati a partecipare alla giornata di visite gratuite a loro dedicate.
«L’obiettivo della Asl di Sassari è quello di intercettare le fasce di popolazione più vulnerabili e socialmente svantaggiate, più esposte a fattori di rischio e con un accesso più difficoltoso ai servizi socio-sanitari», spiega il Direttore generale della Asl di Sassari, Flavio Sensi.
«Raggiungeremo la popolazione target a bordo di ambulatori clinici mobili, offrendo prestazioni specialistiche e cure odontoiatriche, sensibilizzando e informando i cittadini sui corretti stili di vita oltre all’indicazione, dove necessario, ad effettuare ulteriori accertamenti di secondo livello secondo percorsi dedicati. Le errate abitudini alimentari, l’insufficiente attività fisica, il consumo di alcol, l’abitudine al fumo rappresentano i principali fattori di rischio modificabili delle malattie croniche non trasmissibili, ai quali si può ricondurre il 60% del carico di malattia sia in Europa che in Italia. Tali fattori di rischio comportamentali sono prevenibili e, reversibili, qualora diagnosticate e trattate per tempo (si parla di ipertensione arteriosa, sovrappeso/obesità, dislipidemia, iperglicemia, lesioni precancerose e cancerose in fase iniziale)», spiega Annarosa Negri, Direttore dei Servizi socio sanitari della Asl di Sassari.
Al primo appuntamento nella città di Sassari hanno perso parte oltre al Direttore dei Servizi socio sanitari della Al 1, Annarosa Negri, e il Direttore del Distretto di Sassari, Piero Delogu, una rappresentanza della parrocchia di Bancali, il sindaco di Sassari, Giuseppe Mascia, col dirigente dei servizi sociali del comune, Antonio Solinas.