Fondi Vaticano, rinvio a giudizio per il vescovo di Ozieri e altre 8 persone
La decisione del gup Sergio De Luca
Sassari Tutti rinviati a giudizio. È l'esito dell’udienza preliminare di oggi 3 febbraio 2025 al termine della quale il gup Sergio De Luca ha mandato a processo davanti al collegio i nove imputati, tra cui il vescovo di Ozieri monsignor Corrado Melis e Antonino Becciu, fratello del cardinale Angelo, responsabile della cooperativa sociale Spes.
E ancora il direttore della Caritas don Mario Curzu, i parroci di San Francesco, don Roberto Arcadu, e di San Nicola, don Francesco Ledda, anche economo della diocesi (difesi dall’avvocato Ivano Iai), Giovanna Pani, Maria Luisa Zambrano, Franco Demontis e don Luca Saba (parroco di Oschiri) (assistiti dall’avvocato Antonello Patanè). Accolte quindi le richieste del pubblico ministero Gianni Caria. Il processo inizierà ad aprile.
L’inchiesta è quella per riciclaggio e peculato: secondo la Procura di Sassari gli imputati (sono esclusi Arcadu, Demontis e Saba che devono rispondere solo di favoreggiamento e false dichiarazioni al pm) avrebbero fatto confluire, fra gennaio 2013 e febbraio 2023, fondi dell’8 per mille destinati alla Diocesi di Ozieri nei conti correnti della cooperativa Spes. In aula era presente la Cei, come persona offesa anche se non costituita parte civile, rappresentata dagli avvocati Agostinangelo Marras, Roberto Borgogno e Arianna Dutto.