Abusi su una giocatrice di basket: 1 anno e 8 mesi all’assistente coach
Il 23enne ha patteggiato dal gup. La vittima,16 anni, ha raccontato tre episodi
Sassari In almeno tre occasioni l’avrebbe attirata negli spogliatoi della palestra dove la giovane, di soli 16 anni, giocava a pallacanestro e avrebbe abusato di lei. «Dai non fare la bambina, non lo diciamo a nessuno, fammi divertire» le avrebbe detto - dopo averla palpeggiata - un 23enne, che frequentava lo stesso impianto sportivo di un grosso paese del circondario, nella primavera di due anni fa.
Ieri mattina, difeso dall’avvocato Danilo Mattana, il giovane ha scelto di patteggiare la pena con il pubblico ministero Angelo Beccu e il giudice dell’udienza preliminare Gian Paolo Piana gli ha applicato un anno e otto mesi di reclusione con la sospensione condizionale della pena. La ragazzina vittima degli abusi aveva raccontato in famiglia quello che era successo in palestra e i genitori, assistiti dall’avvocato Stefano Carboni, avevano presentato una denuncia in Procura a Sassari. La giovane atleta aveva raccontato agli inquirenti che il 23enne, che conosceva per la sua assidua presenza agli allenamenti e alle partite, le avrebbe sollevato la maglietta e l’avrebbe palpeggiata nelle natiche. Il giovane, una sorta di assistente allenatore, avrebbe respinto fin da subito le accuse, ma alla fine ieri mattina ha scelto di patteggiare. Il giudice ha applicato il minimo della pena, ma alla condizione che il 23enne segua percorsi specifici di recupero tenuti da enti o associazioni qualificati.