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Sassari

L’incontro

“Guardare al futuro”, al via nelle scuole il progetto di prevenzione dal cheratocono

“Guardare al futuro”, al via nelle scuole il progetto di prevenzione dal cheratocono

Esperti e studenti a confronto a Sassari sulla malattia degen erativa della cornea che, se non diagnosticata precocemente, può portare al trapianto corneale, soprattutto nei giovani adulti

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Sassari Al via il progetto «Guardare al futuro», per prevenire la diffusione del cheratocono tra gli studenti delle scuole superiori di Sassari.

Il 21 febbraio alle 15 e 30, l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (UICI) - Sezione Territoriale di Sassari, presenterà questo progetto realizzato in collaborazione con IAPB Italia e la Clinica Oculistica dell’Università di Sassari: l'appuntamento si terrà, in presenza, nella sede UICI di via Quarto 3 a Sassari e on line su Zoom.

Interverranno il Sindaco di Sassari Giuseppe Mascia, il Presidente Uici Italia Mario Barbuto, il presidente UICI Sassari Francesco Santoro, il direttore della Clinica Oculistica di Sassari Antonio Pinna, la vicepresidente I.A.P.B. Sassari Laura Giorico.

La presentazione vedrà il coinvolgimento dei dirigenti scolastici delle scuole superiori di Sassari grazie alla fruttuosa collaborazione con l'Ufficio scolastico provinciale del Ministero dell'Istruzione e del Merito e la dottoressa Anna Massenti.

Il cheratocono è una malattia degenerativa della cornea che, se non diagnosticata precocemente, può portare al trapianto corneale, soprattutto nei giovani adulti. La malattia colpisce circa 1 persona su 2000 nel mondo occidentale e in Sardegna sembra avere una prevalenza più alta. Gli obiettivi del progetto sono sensibilizzare la popolazione scolastica sul tema, attuare un programma di screening per la diagnosi precoce tra gli studenti delle scuole superiori di Sassari, di età compresa tra i 14 e i 19 anni e mappare la prevalenza del cheratocono tra i giovani della città e dei paesi dell’hinterland.

Lo screening avverrà attraverso esami diagnostici non invasivi come la topografia corneale, l’autorefrattometria e l’esame alla lampada a fessura, visite nelle scuole tramite un ambulatorio mobile oftalmico e raccolta e analisi trimestrale dei dati per monitorare i progressi e l’efficacia del programma. Il progetto prevede di coinvolgere circa 5000 studenti in un periodo di due anni. Medici specializzandi e un team di supporto si recheranno due volte alla settimana nelle scuole per effettuare le visite, gestire la raccolta dei dati e organizzarli. L'iniziativa mira a diagnosticare la malattia nelle sue fasi iniziali, quando è ancora asintomatica, e a intervenire tempestivamente con trattamenti come il cross-linking corneale, che possono rallentare o arrestare la progressione della patologia.

L’obiettivo finale è quello di sviluppare un programma di prevenzione che possa essere replicato in altre province e regioni, riducendo il rischio di complicazioni gravi come la perdita permanente della vista e il trapianto di cornea.

«Questo progetto rappresenta un esempio virtuoso di come la collaborazione tra enti del terzo settore e istituzioni sanitarie possa tradursi in azioni concrete a tutela della salute dei giovani - dichiara il direttore della Clinica oculistica Antonio Pinna -. L'iniziativa ripropone il tema dell'importanza della prevenzione e della diagnosi precoce di patologie come questa che possono compromettere seriamente la vista dei giovani adulti».

Per ulteriori informazioni, è possibile contattare l'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS-APS Sezione Territoriale di Sassari Via Quarto, 3 - 07100 Sassari Telefono 079 233711 - Cellulare: 371 3169049 E-mail: uicss@uici.it - PEC: uicss@pec.it – Sito internet: www.uiciechi.it

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