La Nuova Sardegna

Sassari

La maxi operazione

Traffico di droga tra Sassari, Alghero e Buddusò: chi sono gli arrestati e gli indagati

di Nadia Cossu
Traffico di droga tra Sassari, Alghero e Buddusò: chi sono gli arrestati e gli indagati

La presunta rete scoperta dopo mesi di appostamenti e intercettazioni dalla squadra mobile di Sassari

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Sassari I numeri danno la misura dell’operazione che ha consentito di eliminare dal mercato grossi quantitativi di droga. Gli uomini della squadra mobile di Sassari – al comando del dirigente Michele Mecca – hanno concluso all’alba di ieri, 19 marzo,  un’attività di indagine coordinata dal sostituto procuratore Lara Senatore che era iniziata lo scorso luglio. Mesi di appostamenti, intercettazioni, verifiche incrociate tra Sassari, Alghero e Buddusò. Fino alla chiusura del cerchio: tre persone arrestate per detenzione e traffico di sostanze stupefacenti, altre tredici indagate, sei chili di cocaina e quattro di marijuana sequestrati, oltre a centomila euro in contanti. Sotto sequestro anche una moto di grossa cilindrata (una Bmw M 1000 RR del valore di circa 35mila euro, in uso a uno degli arrestati).

A finire in carcere all’alba di ieri sono stati i sassaresi Manuel Sechi, di 42 anni, e sua madre Rina Ariani (di 59) e una terza persona di Buddusò: Giovanni Fodde (conosciuto come “Nanni”), di 62 anni, titolare di una stazione di servizio. Gli indagati sono, per lo più, soggetti che in qualche modo hanno gravitato intorno al mondo degli stupefacenti, come assuntori o come spacciatori. L’inchiesta che ha portato agli arresti di ieri, 19 marzo, era stata avviata in seguito a un altro sequestro imponente di droga avvenuto la scorsa estate, sempre ad opera della polizia di Stato. Gli investigatori, allora, avevano intuito che non si trattava di un caso isolato ma di un punto di partenza. Per questo, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Sassari, era stata organizzata una scrupolosa attività fatta di appostamenti, pedinamenti in diverse zone del nord Sardegna, intercettazioni. E in questo modo sono arrivati a ricostruire una rete di persone che si dedicava a smerciare cocaina e marijuana tra il Sassarese e il Goceano.

In città, in particolare, avrebbero avuto un ruolo apicale proprio madre e figlio. Quest’ultimo, Manuel Sechi – che ha alle spalle diversi precedenti anche per lo stesso reato – sarebbe persino riuscito ad acquistare quella grossa moto da strada che era stata intestata a un prestanome e, secondo le forze dell’ordine, comprata proprio con i soldi recuperati grazie all’attività di traffico. Il terzo uomo, di Buddusò, non avrebbe invece mai avuto in passato coinvolgimenti col mondo della droga. I tre – difesi dagli avvocati Marco Palmieri (che assiste madre e figlio) e Sergio Milia (per Fodde) dovranno ora comparire in tribunale per l’udienza di convalida. All’alba di ieri gli indagati erano tutti in casa quando ottanta uomini della questura di Sassari (supportati dal reparto prevenzione crimine di Abbasanta) sono piombati all’interno con i decreti di perquisizione, il pubblico ministero titolare delle indagini ne aveva emesso ben nove e sono stati tutti eseguiti nelle primissime ore della mattina.

La droga era conservata in buste di cellophane e barattoli di latta, così come il materiale per il confezionamento, mentre il denaro contante era suddiviso in banconote da 10, 20, 50 e 100 euro, per un totale di centomila euro. Durante le perquisizioni sono state sequestrate anche apparecchiature informatiche come smartphone e tablet che ora dovranno essere esaminate. Gli avvocati che assistono gli indagati dovranno attendere di leggere gli atti di indagine prima di ipotizzare qualsiasi strategia difensiva in favore dei rispettivi assistiti.

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