Straordinaria scoperta a Sassari, sotto la scuola di via Artiglieria ritrovati i resti del borgo medievale di Utzeri
I reperti ritrovati sono databili tra il 1100 e il 1300 dopo cristo
Sassari Reperti databili tra il XII e il XIV secolo, che in associazione con le strutture murarie rinvenute suggerisce di considerare questa area di interesse archeologico, come testimonianza di un nucleo abitativo medievale extraurbano, il cui toponimo era con ogni probabilità Utzeri, successivamente abbandonato».
È la conclusione alla quale sono giunte le archeologhe che hanno di recente completato le attività di scavo e di ricerca all’interno del cantiere allestito in via Artiglieria dal settore Lavori pubblici del Comune di Sassari per la realizzazione del primo polo scolastico montessoriano in Sardegna.
Finanziata dal Pnrr l’opera ha un costo complessivo di 4 milioni e 667mila. Il cantiere è stato avviato un anno fa e in giugno è iniziata la demolizione del vecchio fabbricato scolastico, che si è conclusa in settembre. Il mese dopo, sotto costante sorveglianza archeologica, sono iniziati gli scavi per la posa delle fondazioni. E proprio durante tali scavi sono venuti alla luce strutture murarie e materiale archeologico. Alla luce dei ritrovamenti, la struttura tecnica dell’amministrazione ha ritenuto di dover coinvolgere la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Sassari e Nuoro.
D’intesa tra i due enti, il cantiere è stato parzialmente sospeso, sia per consentire un’indagine archeologica più approfondita e il puntuale collocamento cronologico dei reperti rinvenuti, sia per predisporre una variante al progetto che, senza modificare le superfici utili della scuola, soddisfi l’esigenza di tutela integrale delle strutture murarie rinvenute.
La conclusione dei lavori è prevista per il prossimo novembre, ma i ritrovamenti archeologici e l’esigenza della loro tutela integrale impone uno slittamento che, nel rispetto delle scadenze fissate dal finanziamento europeo, non potrà andare oltre il 31 marzo 2026. «La variante progettuale -spiega il sindaco Giuseppe Mascia - mira a inglobare nel nuovo edificio scolastico l’area dello scavo: per preservarla, tutelarla e renderla visibile al pubblico attraverso un varco visibile da via Padre Ziranu, ma anche per farla diventare un laboratorio di archeologia nello spirito della didattica Montessori, a servizio non solo del singolo plesso scolastico».
«Questo ritrovamento ha grande importanza storica - sottolinea la Soprintendente Isabella Fera - ma soprattutto testimonia che tutela, valorizzazione e realizzazione di opere pubbliche possono marciare di pari passo con una proficua collaborazione tra gli enti coinvolti».