Spionaggio: Verini (Pd), 'inquietanti attività verso giornalisti, Meloni risponda in Parlamento'
2 MINUTI DI LETTURA
Roma, 27 mar (Adnkronos) - "È ormai davvero indispensabile che il Governo informi il Parlamento, prima possibile e in modo trasparente, sulle diverse e inquietanti vicende che riguardano azioni di spionaggio e attività di intelligence effettuate nei confronti di giornalisti, attivisti, da parte di apparati esteri e nazionali". Lo dice il senatore Walter Verini, segretario della commissione Giustizia e capogruppo Pd in Antimafia. "La vicenda Paragon, ai danni del direttore di Fanpage, di attivisti e religiosi di ONG non ha avuto risposte chiare e convincenti da parte del Sottosegretario Mantovano. E ieri c’è stata la denuncia del giornalista d’inchiesta e conduttore di Report Sigfrido Ranucci, su azioni di spionaggio nei suoi confronti da parte di servizi italiani -prosegue Verini-. La smentita del sottosegretario Fazzolari, accusato da Ranucci di avere in qualche modo attivato queste azioni, è apparsa difensiva ed evasiva". "Tutto questo si inquadra tra l’altro in un attacco pesante (che non si ricorda da quando in Italia vige la Costituzione) alla libertà di informazione: l’articolo 31 del DDL Sicurezza, affida infatti ai servizi di intelligence - senza i decisivi filtri e controlli della magistratura - poteri di ottenere dati e notizie sensibili ( comprese le fonti) ai soggetti che producono informazione in concessione dello Stato: servizio pubblico RAI, altri gruppi", dice ancora Verini. (Adnkronos) - "Una violazione di principi fondamentali e anche dello stesso Media Freedom Act che l’Italia dovrà prestissimo recepire e adottare, pena l’avvio di procedura d’infrazione da parte dell’Unione Europea. Per questo chiediamo e riteniamo necessario e urgente che Governo e Presidente del Consiglio rispondano in Parlamento, anche all’interrogazione che stiamo presentando”, conclude il senatore dem.