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Ora la nuova Dinamo può mollare gli ormeggi

Ora la nuova Dinamo può mollare gli ormeggi

La squadra sassarese inizia oggi la preparazione precampionato a Olbia. Il general manager Pasquini: «Il gruppo ha le caratteristiche che cercavamo»

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SASSARI. Un gruppo atletico, affamato al punto giusto e con tutte le caratteristiche che la società ricercava al momento di mettersi sul mercato. La nuova Dinamo parte oggi per il ritiro di Olbia: al Geovillage preparerà corpo e mente al suo quinto campionato di fila nella massima serie e soprattutto alla sua prima partecipazione nella massima competizione continentale. Una Dinamo “da Eurolega”, proprio come richiesto dal presidente Sfefano Sardara e dall’allenatore Meo Sacchetti. Federico Pasquini, l’uomo del mercato biancoblù, parte con grande fiducia. «Il gruppo che abbiamo costruito rispecchia esattamente ciò che cercavamo – spiega il dirigente ferrarese, appena “promosso” general manager –. Quando abbiamo iniziato a programmare la nuova stagione abbiamo deciso di puntare su un’età media un po’ più bassa e su giocatori dotati di un maggiore atletismo rispetto al gruppo precedente. Direi che ci siamo. Poi naturalmente il gruppo deve trovare i propri equilibri e la propria chimica».

Dopo una settimana trascorsa a sistemare gli ultimi dettagli organizzativi e, almeno per quanto riguarda gli italiani, a lavorare già sul campo, è ora la volta di tutti gli altri. In questi giorni si sono già visti a Sassari Brooks, Logan, Todic, Sanders e Lawal, che hanno svolto le visite mediche. «Sosa arriverà alla fine dei mondiali, Dyson raggiungerà i compagni a Olbia nelle prossime ore – sottolinea Pasquini – e questo significa che la squadra lavorerà praticamente al completo sin dall’inizio della preparazione. Non è un fatto di poco conto, perché sia il preparatore che lo staff tecnico potranno seguire le tabelle senza problemi e questo è un fattore che permette di accelerare i tempi».

In questi giorni, con l’arrivo alla spicciolata dei nuovi giocatori, si sono visti i primissimi passi di quel percorso verso l’affiatamento con il nucleo storico degli italiani che è alla base del progetto Dinamo. «Quello è un passaggio fondamentale – conferma il general manager biancoblù –. In questi giorni, al di là delle presentazioni di rito, abbiamo avuto modo di parlare a lungo con i nuovi, anche individualmente. E devo dire che l’impressione è stata davvero buona: si tratta di giocatori che conoscono il basket europeo, quello italiano e sanno esattamente dove hanno scelto di giocare in questa stagione. E sanno anche qual è il nostro spirito. Non ci sono mai interessati i professionisti che non si calano nella realtà in cui si trovano, tutti conoscono il nostro progetto di una società che vive come una famiglia all’interno della città e nel territorio».

Quale giocatore è potenzialmente in grado di diventare il nuovo leader del gruppo? «Senza dubbio Logan – risponde Pasquini –. È un giocatore nel pieno della propria maturità che negli ultimi cinque anni ha giocato a livelli semplicemente mostruosi. I giovani che abbiamo sono in rampa di lancio, questo può essere un bivio importante per la carriera di molti di loro. Anche la “fame” e la voglia di emergere sono componenti importanti». (a.si.)

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