Il Cagliari prova a far meglio del... Real
Conto alla rovescia in casa rossoblù per la sfida di sabato sul campo della Juventus. Pochi calcoli: bisogna vincere
CAGLIARI. Farias e Cop per allungare le marcature. Sau che vuol chiudere in crescendo e Ekdal, da buon ex, pronto a cogliere l’attimo. Quattro nomi buoni per sgambettare la Juve. L’idea di provarci, il desiderio di proseguire la striscia aperta con il Parma, la forza di cercare punti ovunque. Il Cagliari va a caccia dell’impresa allo Stadium. Nella speranza che Allegri allenti le redini, i big rifiatino e tengano a mente CR7, Sergio Ramos e Kroos, mentre chi gioca vada tranquillo senza l’ansia di dover rinnovare il contratto o lustrare gli occhi degli osservatori. Troppe cose assieme per 90’ che possono tenere ancora accesa la fiammella. Ma la squadra è convinta.
A partire dal tecnico: «Non facciamo calcoli, non parlatemi di retrocessione e di Atalanta, pensiamo a giocarle tutte al massimo per provare a vincerle» puntualizza Festa. Da qui, i quattro giorni più “caldi” della stagione. Dal 4-0 alla formazione di Donadoni ai bianconeri dei 31 (o 33?)scudetti.
Successo multietnico. Brkic, finalmente imbattuto, Donsah ed Ekdal tra i migliori in campo, con lo svedese anche M’Poku, Cop e Farias in gol: il Parma è stato sconfitto da un pool multinazionale. Con il supporto di Balzano, Dessena, Ceppitelli e Rossettini: la dorsale tricolore che non ha tradito. Festa tira un sospiro. Sei punti in tre gare, mica male. E sinché la matematica non emette la sentenza, si sgomita e si combatte. Cuore e testa. Allo Juventus Stadium nell’anticipo di sabato alle 18, le variabili sono numerose. Una sfida del genere non necessita di attenzioni particolari. «Una partita che non ha bisogno di motivazioni speciali: tutti vorrebbero giocarla» uno dei mantra di Festa. Con Dessena e M’Poku squalificati e i rientri da squalifica di Murru e Cossu, il tecnico di Monserrato si ritrova con qualche dubbio in più nel reparto offensivo. Difficile immaginare variazioni del modulo. Il 4-3-1-2 garantisce equilibrio, reparti vicini e una copertura adeguata del campo. Fuori causa M’Poku, Sau e Cossu dovrebbero rientrare in corsa per danzare dietro le punte. Con Farias e Cop reduci da gol e prestazioni positive, c’è da tenere a mente anche Longo.
Insomma, più di una riflessione. In mezzo, con Ekdal che, con tempi di gioco, tecnica e forza fisica ha conquistato Festa, si riparte con Donsah e Crisetig. Ma anche Conti, se si ristabilisce al meglio dal fastidio al flessore, e Joao Pedro sono in corsa. La fiammella è sempre accesa. «Chiunque giochi, darà l’anima» la sensazione del tecnico. La tifoseria attende da tutti orgoglio e rispetto per la maglia. Il 31 maggio si faranno i conti.
Mario Frongia