Cagliari, per Maran serve una grande prestazione
In campo sin dal primo minuto Srna e Pavoletti
CAGLIARI. Cagliari e Maran contro il loro passato: domani alla Sardegna Arena c'è Giampiero Ventura, in due momenti diversi allenatore rossoblù. E soprattutto il Chievo, la squadra sino allo scorso campionato guidata dal mister di Trento. Al di là dell'amarcord più o meno lontano Cagliari-Chievo è una sfida cruciale per tutti. Per i padroni di casa per ribadire le buone cose viste con Bologna e Fiorentina e per ritagliarsi una dimensione da centroclassifica. Per il Chievo è quasi gara da ultima spiaggia: non prendere punti in Sardegna sarebbe pesantissimo per il futuro dei veronesi.
«Incontrare il Chievo è sicuramente un'emozione - ha detto Maran - visto che come giocatore e allenatore ho trascorso lì 14 anni. Devo molto anche al presidente. Ma quando inizia la partita si chiude tutto: la gara ti rapisce. E i miei colori sono solo rossoblù».
Attenti agli avversari: «Conosco il loro valore - ha avvertito - la classifica non testimonia quanto vale il Chievo. Dobbiamo fare una grande prestazione». Cagliari in crescita. E l'ambiente inizia a guardare più in alto che in basso. «Bisogna pensare alla prestazione - ha risposto Maran cercando di tenere tutti con i piedi per terra - le considerazioni si fanno dopo, non prima. La squadra è cresciuta complessivamente anche nel l'interpretazione delle partite. Ma non c'è niente di acquisto: tutto deve essere confermato ogni volta».
Il tecnico non potrà avere a disposizione Klavan, Lykogiannis, Pajac e Farias. E la formazione sembra già fatta: scontato il ritorno di Srna sulla destra nonostante la buona prestazione (con assist) di Faragò a Firenze. Dubbio Pisacane-Romagna dietro, mentre centrocampo e attacco sembrano blindati. Pavoletti, dopo la mezza sosta in Toscana (ma quando è entrato ha segnato) è pronto a guidare l'assalto al Chievo insieme a Joao Pedro.