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«Due milioni di danni per lo stop, ma la Dinamo ripartirà»

di Mario Carta
«Due milioni di danni per lo stop, ma la Dinamo ripartirà»

Il presidente Sardara attende l’evolversi della situazione e guarda al futuro. Si gioca? La deadline è il 16 maggio, una decisione di Lega e Fip entro l’11 aprile

29 marzo 2020
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SASSARI. I soldi non daranno la felicità ma sono importanti, anche per la salute. Anche quella del basket italiano, che in tempi di coronavirus comincia a fare un po’ di conti su tutti i fronti.

Tutto fermo, con la dead line che si allontana. C’è chi parla già di campionato annullato e di titolo non assegnato con retrocessioni e promozioni bloccate, ma una decisione verrà adottata da Lega e Federazione solo dopo i primi 10 giorni di aprile, e verrà subordinata alle condizioni generali che imporrà il governo. Ma mentre giocatori, tecnici e tifosi sono a casa in isolamento i dirigenti lavorano, divisi per gruppi. Si preparano, studiano le varie ipotesi, prefigurano scenari e fanno i conti.

Stefano Sardara, presidente della Dinamo Sassari, è nel gruppo di lavoro che si occupa dei rapporti istituzionali (federazione, procuratori, associazione giocatori), e dei Doa, cioé delle regole. Da seguire e, se nel caso, da adeguare.

La data fatidica è il 16 maggio. Non per ripartire, ma per poter giocare la prima partita post-coronavirus, nella speranza che si possa. Prima però sarà indispensabile un periodo adeguato di allenamento, a partire almeno dal 30 aprile, anche per permettere a molte squadre di ricostruire i roster dopo che non pochi stranieri sono o partiti o tornati temporaneamente a casa. E se si potrà ripartire il 16 maggio allora via, con la quasi certezza che completare le coppe europee sarà impossibile, liberando così più date. Magari con playoff al meglio delle due vittorie su 3, ma si potrebbe fare. Difficile, però. Tanto che si vocifera di non poche società che avrebbero già accettato l’idea di considerare la stagione finita, con una maggioranza che tenderebbe a non assegnare il titolo e a bloccare retrocessioni e promozioni. Non è di questo avviso Sardara: «L’ho già detto in tempi non sospetti – ribadisce –, c’è una squadra che ha meritato più delle altre, e il suo non sarebbe un titolo di minor peso. Vedremo, quel che importa ora è che tutti stiano bene e che si possa ripartire». In quali condizioni non si sa, viste le perdite. La Lba ha stimato un totale di 40 milioni di euro. «Non siamo il calcio – prosegue Sardara –, ma in proporzione abbiamo i nostri problemi, e questa cifra è realistica. La Dinamo l’anno scorso solo con i playoff scudetto aveva incassato 800.000 euro, togliamo anche i diritti tv e altri introiti e solo la nostra società da questa sosta avrà un danno di circa 2 milioni di euro, un danno che peserà nelle prossime stagioni».

Ci sono società in grande difficoltà, qualcuna potrebbe non tenere botta. Ma l’ipotesi di una prossima stagione con 14 squadre non pare realistica, visto che dalla A2 le candidate alla promozione ci sono, su tutte il Torino proprio di Sardara. Che fa professione di realismo: «Questa crisi sta mettendo in ginocchio l’industria, figuriamoci lo sport, e il basket. Stiamo facendo il conto dei danni, ci sarà poi chi frugherà tra le macerie. La Dinamo è tra le fortunate società che partono da una situazione di non sofferenza, ma ce ne sono altre che... Come con il coronavirus, chi ha patologie pregresse è più a rischio, insomma. Ed è un po’ come nel gioco dell’oca, quando capiti sulla casella che ti fa ripartire dal via. Possiamo approfittare della crisi per ricominciare con novità positive. Ora aspettiamo, attendiamo l’evolversi della situazione e le decisioni del Governo. Superata una certa data non saremo in grado di completare il campionato ma è ancora presto per dirlo. In Cina sono passati 3 mesi...

Le varie commissioni della Lega di serie A sono al lavoro. Fanno i conti, studiano piani A e piani B, poi tireranno le somme e entro il 10-11 aprile decideranno. In caso di stop definitivo una delle ipotesi prevede che venga congelata la situazione al termine del girone di andata, con la Dinamo seconda, la seconda ipotesi è che si consideri la situazione al momento dello stop: anche se ci sono squadre che hanno disputato chi 21 chi 19 partite la situazione di classifica non cambierebbe. Ma sono solo ipotesi, mentre la realtà è ben altra e a questa si attengono Lega e Fip, che lavorano in pieno accordo nell’attesa che il basket italiano possa ripartire.

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