Il Carbonia di Suazo spera nel ripescaggio
Dopo il ko nei playout con il Formia, i minerari puntano a restare in D. Canu: «Non tutto è perduto»
04 giugno 2022
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CARBONIA. Sono finiti velocemente con la sconfitta per 1 a 2 contro l’Insieme Formia i playout dei minerari ma la squadra biancoblu non si è fatta cogliere impreparata. Come spiega il presidente Stefano Canu. «Intanto bisogna capire se ci saranno ripescaggi, e per questo si deve aspettare fino alla prima decade di luglio. Noi abbiamo un ottimo punteggio, quindi non tutto è perduto. In ogni caso, se Eccellenza deve essere, vedremo di affrontarla nel migliore dei modi pur essendo consapevoli che le squadre sarde blasonate del prossimo campionato sono tante e la lotta sarà dura».
Il Carbonia aveva già pensato al piano B. «Dovremo confrontarci prima con mister Suazo e il suo staff, il contratto è biennale ma chiaramente le prospettive ora sono diverse – spiega il presidente–. Il nostro campionato è cambiato nel ritorno con i 23 punti conquistati sul campo e aver recuperato lo “Zoboli” definisce un quadro certo per il futuro. Affrontare un campionato potendo contare sul pubblico di casa e sul lavoro svolto nel nostro stadio è tutta un’altra cosa. Siamo stati fuori un anno e mezzo e le difficoltà si sono viste. Abbiamo avuto anche manifestazioni di interesse per entrare a far parte della nostra società, chiaro che se le basi sono serie, se c’è un progetto valido quanto il nostro la nostra porta è aperta e siamo disponibili al confronto. Il nostro obiettivo è che la nostra città sia rappresentata da una società sana ed ambiziosa».
Poi la dirigenza. «I problemi economici ci hanno portato l’anno scorso a privarci dell’esperienza di un direttore sportivo professionista, credo però che il direttore generale, Ferruccio Atzori, abbia coperto il ruolo con grande professionalità – dice Canu –. Certo, se avessimo una struttura economica adeguata, avere un professionista del ruolo potrebbe arricchire il nostro lavoro».
Infine i calciatori. «I contratti con i calciatori sono annuali – ricorda il presidente biancoblu –. Parleremo con i ragazzi per vedere chi vuole continuare con noi. Ovviamente capisco benissimo la posizione dei giocatori che preferiranno continuare a giocare in serie D. Dovremo poi inserire sei o sette giocatori di esperienza per l’Eccellenza che è un campionato molto impegnativo, soprattutto per chi aspira a vincerlo. Ora siamo in attesa di avere un quadro più chiaro della situazione, intanto stiamo già lavorando per farci trovare pronti».
Carlo Floris
Il Carbonia aveva già pensato al piano B. «Dovremo confrontarci prima con mister Suazo e il suo staff, il contratto è biennale ma chiaramente le prospettive ora sono diverse – spiega il presidente–. Il nostro campionato è cambiato nel ritorno con i 23 punti conquistati sul campo e aver recuperato lo “Zoboli” definisce un quadro certo per il futuro. Affrontare un campionato potendo contare sul pubblico di casa e sul lavoro svolto nel nostro stadio è tutta un’altra cosa. Siamo stati fuori un anno e mezzo e le difficoltà si sono viste. Abbiamo avuto anche manifestazioni di interesse per entrare a far parte della nostra società, chiaro che se le basi sono serie, se c’è un progetto valido quanto il nostro la nostra porta è aperta e siamo disponibili al confronto. Il nostro obiettivo è che la nostra città sia rappresentata da una società sana ed ambiziosa».
Poi la dirigenza. «I problemi economici ci hanno portato l’anno scorso a privarci dell’esperienza di un direttore sportivo professionista, credo però che il direttore generale, Ferruccio Atzori, abbia coperto il ruolo con grande professionalità – dice Canu –. Certo, se avessimo una struttura economica adeguata, avere un professionista del ruolo potrebbe arricchire il nostro lavoro».
Infine i calciatori. «I contratti con i calciatori sono annuali – ricorda il presidente biancoblu –. Parleremo con i ragazzi per vedere chi vuole continuare con noi. Ovviamente capisco benissimo la posizione dei giocatori che preferiranno continuare a giocare in serie D. Dovremo poi inserire sei o sette giocatori di esperienza per l’Eccellenza che è un campionato molto impegnativo, soprattutto per chi aspira a vincerlo. Ora siamo in attesa di avere un quadro più chiaro della situazione, intanto stiamo già lavorando per farci trovare pronti».
Carlo Floris