Dinamo oggi però vinci: a Varese è già campionato
La squadra di Bucchi vuole subito dimenticare la delusione della Supercoppa
Sassari Per cancellare subito la delusione per aver solo sfiorato la sua terza Supercoppa, festeggiata giovedì dalla Virtus Bologna che si è imposta solo nell’ultimo minuto rischiando tantissimo, la Dinamo ha un solo modo: cominciare il nuovo campionato con un successo. Battere Varese al Masnago questa sera (19,30) riannoderebbe i fili della fiducia nei propri mezzi che per le verità non è mai venuta meno. Da oggi però è campionato e la pressione aumenta a dismisura: il Banco sa di dover affrontare una Openjobmetis da corsa, una formazione che basa tutto su aggressività, velocità e atletismo, piuttosto atipica per le nostre latitudini cestistiche, ma perfettamente in linea col progetto impostato dall’ex gloria argentina Luis Scola che ha rilevato il club e quest’anno lo ha affidato all’americano Matt Brase. E l’idea estremamente ambiziosa è quella di una gestione societaria e tecnica che riproduca (per quanto possibile) quella dell’Nba. Sarà interessante vederne gli sviluppi e Sassari ha il compito di testare per prima il disegno biancorosso.
La squadra biancoblù dovrebbe essere la stessa della due giorni di Supercoppa, con il dubbio sulla presenza di Stefano Gentile, uscito dolorante alla schiena nel match con le V nere, e sulle cui condizioni si preferisce mantenere il riserbo, così come sul possibile rientro di Chessa. Soliti assenti invece Treier e capitan Devecchi. «Siamo dispiaciuti ovviamente per la finale – dice coach Piero Bucchi –, ma anche consapevoli che ci sono molte cose positive che ci portiamo dietro, nonostante assenze e giocatori appena rientrati. Sono state due partite molto dispendiose ma vogliamo partire bene». Così descrive Varese: «Una squadra frizzante, “sgusciante” passatemi il termine, tutti sono in grado di costruirsi un tiro e giocano un basket ad elevata intensità. Dovremo essere bravi in difesa e nella transizione ma anche ad essere molto equilibrati in attacco senza forzare ma avendo pazienza».
L’impressione è che ad avere più timori siano i varesini, allarmati soprattutto dalla presenza dei centimetri e della forza fisica di Onuaku, anche se coach Brase si affretta a dire: «Ha le sue caratteristiche fisiche noi abbiamo le nostre, non vince chi ha i giocatori più alti e grossi, siamo pronti per fare una bella partita, contro un avversario molto forte». I biancorossi hanno confermato gli italiani della passata stagione (Woldetensae, De Nicolao, Librizzi (in forse), Virginio, Ferrero e Caruso) e il portoricano Reyes. I volti nuovi sono invece il play Colbey Ross, gli ottimi tiratori karkel Brown (guardia) e l’ala ex Kazan Jaron Johnson, oltre al centro Tariq Owens che la saltato parte della preparazione. Varese punta molto su azioni senza fronzoli, concluse il più velocemente possibile grazie alle ottime percentuali da tre e all’abilità nell’attaccare il canestro. Per la Dinamo (Gandini è l’unico ex in campo), a patto che abbia recuperato le energie, sarà decisiva la prova difensiva, per ripartire in velocità e ricominciare la regular season come l’aveva terminata: con un successo a Varese.