La Nuova Sardegna

«Mi ha chiamato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che mi ha pregato di fare i complimenti a tutta la squadra femminile di volley che ha vinto l’oro, e allargare anche al presidente della Fipav Manfredi all’allenatore Velasco e a tutto lo staff. Ovviamente era molto orgoglioso di quello che hanno fatto, il volley e tutti gli altri azzurri, non si è perso una partita». Così il presidente del Coni Giovanni Malagò, alla conferenza stampa finale a Parigi 2024.

L`oro della femminile italiana di pallavolo alle Olimpiadi «ci lascia senza parole e incolla l'Italia davanti allo schermo». Così dichiara in una nota Salvatore Caiata, presidente della Central European Initiative. «La partita, magistralmente vinta dalla femminile italiana alle Olimpiadi di Parigi è la riprova di quando passione, determinazione e coraggio scendono in campo. Non solo, ma tale vittoria è anche la testimonianza di chi, con la metà delle risorse a disposizione, vince mosso solo dai sogni e dalla passione. Ciò a cui abbiamo assistito ci deve far riflettere, deve far riflettere tutti, soprattutto le realtà maggiori", aggiunge. 

«Come sto? Benissimo, dopo una vittoria di queste non può essere altrimenti, ora magari comincerà a scendere l'adrenalina ma si continuerà a festeggiare. Un po' ancora non ci redo, abbiamo perso un solo set nella prima partitra, penso sia un record storico». Julio Velasco tra felicità, orgoglio e un pizzico di incredulità, ai microfoni di Sky Sport racconta le sue emozioni dopo l'oro vinto alla guida delle azzurre del volley. «Sono state straordinarie, 3-0 ai quarti, in semifinale, in finale contro gli Stati Uniti che è una squadra molto esperta, con in rosa ancora molte campionesse olimpiche, abbiamo giocato una partita straordinaria, forse la migliore dell'anno», dice Velasco, stella del volley mondiale come Paola Egonu. «In questo mondo ci sono i like, anche le edizioni digitali dei giornali puntano al click e ai like, se mettono Egonu ne ottengono di più, ma adesso spero che grazie a questa vittoria di squadra non ci sia più il click per me o Paola. Questa è stata una vittoria ottenuta grazie a tutte le ragazze, ma anche a uno staff veramente straordinario, parlo di quello tecnico, di quello medico, di chi si occupa di statistica, del team manager. Ognuno faceva il suo, io ho potuto anche riposarmi».

Oltre la comunità sarda che esulta per i suoi atleti e per l’oro di Alessia Orro e delle compagne, c’è un’altra comunità che celebra questo grande momento: «Può un paese di circa 9.400 anime alle porte di Brescia essere la capitale dello sport italiano?» Nel caso di Roncadelle la risposta è affermativa. Dopo Giovanni De Gennaro nel K1 slalom e Alice Bellandi nello judo (categoria -78 kg), l'ultima giornata dei Giochi di Parigi regala l'oro di Anna Danesi con la nazionale di volley. La 28enne centrale è l'ennesimo fiore all'occhiello di questa piccola ma grande comunità. «Un'emozione fortissima, una medaglia meritatissima - commenta Roberto Groppelli, sindaco di Roncadelle - Anna è stata eccezionale come lo erano stati Giovanni e Alice nelle loro discipline, per noi è una grandissima soddisfazione e non vediamo l'ora di poterli riabbracciare tutti e festeggiarli come meritano». La macchina dei preparativi non si è ancora messa in moto «ma ci stiamo organizzando. Adesso faranno un periodo di meritate vacanze, averli tutti insieme non sarà facile ma ci impegneremo per riuscirci, pur sapendo che sono oberati di impegni». De Gennaro è cresciuto e vive a Roncadelle, Alice Bellandi ha ancora parte della famiglia lì a partire dalla nonna 96enne, Anna Danesi ha mosso i primi passi della sua carriera nel centro sportivo comunale.