Alessia Orro, Marta Maggetti e Stefano Oppo: gli atleti sardi non avevano mai vinto così tanto alle Olimpiadi
Spedizione super per l’isola: tre medaglie ai Gioghi di Parigi
Cagliari Medaglia d’Orro. Alessia ha chiuso nel migliore dei modi con la sua Italia della pallavolo un’edizione storica dei Giochi per la Sardegna. Otto gli atleti convocati, tre le medaglie conquistate di cui due d’oro. A condire il tutto prestazioni di ottimo livello compresa quella della staffetta con Lorenzo Patta e Filippo Tortu finita quarta in finale. Il bottino del 2024 è il massimo ottenuto dalla pattuglia isolana a partire dal lontano 1912, quando il primo convocato, il ginnasta Francesco Loy, vinse l’oro a squadre. Prima d’ora infatti si era arrivati al massimo a due medaglie in una edizione. Due d’oro nel 1920 con la ginnastica grazie a Loy e Mastromarino, due nel 1964 con il pugile Atzori e con Angioni nella qualificazione.
I numeri valgono più di qualsiasi parola. Del resto le imprese di Marta Maggetti prima nel windsurf, Stefano Oppo argento nel canottaggio doppio peso leggeri dopo il bronzo di Tokyo, e Alessia Orro splendida regista dell’Italvolley campione olimpica, sono pietre miliari dello sport italiano non solo della nostra isola. Rivelano come si possa arrivare ai massimi livelli attraverso i sacrifici, la preparazione costante e la serietà nel lavoro.
La Sardegna ha dato uno scossone alla sua partecipazione ai Giochi dal 2016 a Rio dopo la brutta edizione del 2008 di Pechino dove era presente il solo portiere Salvatore Sirigu, peraltro mai utilizzato, e quella del 2012 a Londra con il tiratore Luigi Lodde e il pugile Manuel Cappai. Le convocazioni in Brasile sono state sei. Quindi 11 i sardi convocati a Tokyo e due le medaglie (oro della staffetta 4x100 con Patta e Tortu, e il bronzo di Oppo nel canottaggio) spezzando un’assenza di podi che si trascinava dal 1964. A Parigi il botto: 8 sardi in gara e tre medaglie. Inoltre Stefano Oppo e Alessia Orro, figli della piccola provincia di Oristano, hanno disputato la terza Olimpiade, cosa che in passato era riuscita solo al pesista Sebastiano Mannironi e al pentatleta Mario Medda.
Edizione record, anche perché le due medaglie d’oro sono arrivate da due donne. Una bella pennellata di rosa che cancella uno zero nel medagliere sardo: quello dei podi conquistati in campo femminile. Un altro motivo per far diventare indimenticabile Parigi 2024. Bellissimo risultato a dispetto anche di tanti problemi che attanagliano la nostra Sardegna anche in campo sportivo. Pochi soldi, impiantistica deficitaria, difficoltà nei trasporti. Un insieme di fattori che però non hanno frenato i nostri atleti. Che con la loro presenza e i loro risultati ai Giochi della 33ª Olimpiade hanno lanciato un messaggio a tutti i giovani corregionali: con la volontà tutto si può fare.