Torres, attenzione al Milan Futuro: è un match che vale il terzo posto
Terza sfida stagionale tra le due formazioni, i sassaresi non hanno mai vinto. Torna Giorico in mezzo al campo, Mastinu giocherà alle spalle degli attaccanti
Sassari Il Milan Futuro in questa stagione è stata finora la bestia nera della Torres. Ha pareggiato a Sassari nella gara di andata, andando vicinissimo a fare il colpaccio e, ha eliminato i rossoblù dalla Coppa Italia. Oggi la squadra di Alfonso Greco ha l’occasione per rifarsi e continuare la corsa nelle zone nobili della classifica. Dovrà farlo senza il capitano Gigi Scotto (tornerà non prima di due mesi) ma col morale alle stelle dopo la vittoria col Pescara. I rossoneri sono formazione “lunatica”, capaci di giocare grandi partite ma anche di commettere errori banali. I sassaresi sanno che è un’altra tappa importante per tenere vivo il sogno.
Scelte La sensazione è che ci sarà una sola novità rispetto a quella schierata la scorsa domenica: tornerà Giorico in mezzo al campo dopo aver scontato la squalifica, mentre Mastinu avanzerà la sua posizione e giocherà dietro le punte che saranno Fischnaller e il rigenerato Varela. In difesa non dovrebbe cambiare nulla a meno che il tecnico non decida di ridare una maglia da titolare a Paolo Dametto.
Avversari I rossoneri non se la passano bene. Sono terzultimi e scenderanno in campo col piglio della squadra che non può sbagliare. Un motivo in più per stare in guardia per i rossoblù. La formazione non dovrebbe discostarsi da quella schierata una settimana fa col 4-3-3, modulo che mister Daniele Bonera sceglie dall’inizio della stagione.
L’uomo in più Varela è stato decisivo col Pescara. L’attaccante portoghese sembra aver superato il momento negativo che lo aveva fatto finire nel mirino della critica. Il portoghese ha un’arma micidiale: la velocità. Quando parte è difficile fermarlo. Il Milan Futuro è una formazione che tende a giocare con la difesa alta e questo potrebbe diventare un vantaggio per la Torres, soprattutto perchè giocatori come Giorico e Mastinu hanno la verticalizzazione nel loro Dna calcistico. In ogni caso, oggi è necessario tenere alta la concentrazione, sapendo che d’ora in avanti ogni errore sarebbe una mazzata ai sogni.