Addio a Paolo Merella, il basket sardo è in lutto
Non ce l’ha fatta il tecnico sassarese. Figura storica della pallacanestro, ha dedicato la sua vita ai giovani
Sassari Il mondo del basket sardo piange la scomparsa di Paolo Merella. Il tecnico sassarese, 72 anni, era stato colpito da un malore ed era ricoverato da ieri 20 febbraio in ospedale a Sassari in condizioni gravissime: nella notte ha smesso di vivere. Paolo Merella era una figura storica della pallacanestro, a cui ha dedicato con passione e impegno cinquanta anni della sua vita. Ultimamente allenava la Dinamo Under 15, l’ennesima squadra di una carriera straordinaria per longevità e dedizione. Aveva iniziato a soli 15 anni e da allora non si era mai fermato. Nel corso degli anni aveva guidato quasi tutte le squadre di Sassari, sia maschili che femminili: Torres, Sant’Orsola, Dinamo 2000, Cus Sassari, fino ad arrivare alla Dinamo nel settore giovanile. Aveva lasciato il segno anche a Porto Torres e Olbia, dimostrando sempre la stessa passione e professionalità.
Nonostante l’esperienza, non si era mai accontentato. Per lui, aggiornarsi non era solo un dovere professionale, ma un segno di rispetto verso i ragazzi e le ragazze che allenava. Credeva che il successo non si misurasse solo in vittorie e trofei, ma soprattutto nella capacità di trasmettere ai giovani la passione per il basket, i valori dello sport dentro e fuori dal campo, e il desiderio di migliorarsi. Passione trasmessa anche al figlio Chicco, play-guardia di talento.
Era questo approccio che rendeva Paolo Merella una figura tanto amata e rispettata, non solo dai suoi atleti, ma anche dai colleghi e dagli avversari. E i messaggi affettuosi sui social dimostrano la stima nei suoi confronti. Più delle medaglie, più dei risultati sul campo, quello che gli stava davvero a cuore era che nessun giovane si allontanasse dal basket. Perché per lui, la vera sconfitta era perdere un atleta lungo il cammino. (lu.so.)