libri dell’anno
Premio Osilo alla Serra e a Ruju
di Mario Bonu
Per “Le stelle di Capo Gelsomino” e “La Nuova al tempo di Rovelli”
28 gennaio 2020
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OSILO. È “Le stelle di Capo Gelsomino”, di Elvira Serra (Solferino), il “Libro dell’anno” nella sezione “narrativa”, della XIV edizione del “Premio letterario Osilo”, intitolata a Giovanni Zirolia, giurista osilese. Il libro della Serra ha prevalso sulle 40 opere presentate per la narrativa, ed è emerso nel gruppo ristretto di sette titoli selezionati dalla giuria, che comprendeva: “La voce del Leccio” di Oppes, “Il campo dei girasoli” di Marroni, “Le stelle di Capo Gelsomino” di Serra, “La grammatica di Febres” di Migheli, “Sa olta de su rondò” di Murineddu, “Il visitatore” di Lecis, “Racconti di terra e laguna” di Cossu. Menzioni d’onore sono state attribuite a “Il campo dei girasoli” di Antonietta Ivana Marroni, e “Racconti di terra e laguna” di Nando Cossu. Nella sezione “Saggistica”, il titolo di libro dell’anno è andato a “La Nuova al tempo di Rovelli”, di Sandro Ruju, (Edes). Il volume del ricercatore sassarese, che si confrontava con altri 25 titoli, ha prevalso fra i finalisti che comprendevano: “Sardegna 68” di Gelsomino, “La mappa dei libri perduti” di Muller, “Dall’Enel alla Carbonsulcis” di Paino, “Il campo degli asfodeli” di Mannoni, “La Nuova al tempo di Rovelli” di Ruju, “Eppure mi diverto” di Pittau, “Io che non vedevo quella luna” di Isabella Mastino.
Una menzione d’onore è stata attribuita a “Eppure mi diverto”, di Massimo Pittau. Nella sezione “Poesia edita”, il “Premio speciale della giuria” è andato a “Breviario per notturni campestri” di Massimiliano Fois, (Nemapress), scelto fra altri dieci concorrenti, e fra i finalisti che comprendeva anche: “Sullo stesso tuo ramo” di Lubinu, “Alberi di parole” di Ticca, che ha ricevuto una menzione d’onore. Per la sezione “Poesia inedita”, che ha visto 35 concorrenti, il “Premio Pinuccio Solinas” è andato a “Sardigna” di Zineb Ibnorida, e a “Lu stazzu sminticatu” di Angelo Contini. La giuria ha anche attribuito altri premi speciali nelle diverse categorie. Il “Premio speciale Antonio Gramsci” è stato attribuito a “Il campo degli asfodeli” di Franco Mannoni, Ed. Arkadia, e “Dall’Enel alla Carbonsulcis” di Carlo Paino, (Delfino). Il “Premio speciale Enzo Espa” è andato a “Io che non vedevo quella luna” di Isabella Mastino, Alfa Editrice. Il “Premio Salotto Letterario” è stato attribuito a “su recramadore” Matteo Pischedda di Bono, «giovane che ha intrapreso con successo l’attività di cucito e ricamo della tradizione». La manifestazione con la premiazione di tutti i vincitori, si terrà il 18 aprile, nella sala dell’ex Mercato civico, in piazza Parrocchia. La presidente del “Salotto Letterario”, Giovanna Elies, esprime tutta la sua soddisfazione per il successo della XIV edizione del Premio. «Nel complesso delle diverse sezioni – dice – abbiamo avuto più di 110 titoli, fatto che denota la tenuta ed anzi i progressi del nostro Premio. La giuria, dopo un lungo e impegnativo percorso di lettura e valutazione, ha dapprima selezionato i testi finalisti, e successivamente, tra i finalisti ha scelto i vincitori».
Una menzione d’onore è stata attribuita a “Eppure mi diverto”, di Massimo Pittau. Nella sezione “Poesia edita”, il “Premio speciale della giuria” è andato a “Breviario per notturni campestri” di Massimiliano Fois, (Nemapress), scelto fra altri dieci concorrenti, e fra i finalisti che comprendeva anche: “Sullo stesso tuo ramo” di Lubinu, “Alberi di parole” di Ticca, che ha ricevuto una menzione d’onore. Per la sezione “Poesia inedita”, che ha visto 35 concorrenti, il “Premio Pinuccio Solinas” è andato a “Sardigna” di Zineb Ibnorida, e a “Lu stazzu sminticatu” di Angelo Contini. La giuria ha anche attribuito altri premi speciali nelle diverse categorie. Il “Premio speciale Antonio Gramsci” è stato attribuito a “Il campo degli asfodeli” di Franco Mannoni, Ed. Arkadia, e “Dall’Enel alla Carbonsulcis” di Carlo Paino, (Delfino). Il “Premio speciale Enzo Espa” è andato a “Io che non vedevo quella luna” di Isabella Mastino, Alfa Editrice. Il “Premio Salotto Letterario” è stato attribuito a “su recramadore” Matteo Pischedda di Bono, «giovane che ha intrapreso con successo l’attività di cucito e ricamo della tradizione». La manifestazione con la premiazione di tutti i vincitori, si terrà il 18 aprile, nella sala dell’ex Mercato civico, in piazza Parrocchia. La presidente del “Salotto Letterario”, Giovanna Elies, esprime tutta la sua soddisfazione per il successo della XIV edizione del Premio. «Nel complesso delle diverse sezioni – dice – abbiamo avuto più di 110 titoli, fatto che denota la tenuta ed anzi i progressi del nostro Premio. La giuria, dopo un lungo e impegnativo percorso di lettura e valutazione, ha dapprima selezionato i testi finalisti, e successivamente, tra i finalisti ha scelto i vincitori».