La Nuova Sardegna

Pastorello, Idini e Chessa: la pittura di oggi in mostra a Sassari

Un dipinto di Giovanni Manunta Pastorello
Un dipinto di Giovanni Manunta Pastorello

La galleria ArteCircuito propone, dal 25 marzo al 14 aprile, tre protagonisti dell’arte sarda. Visioni contemporanee legate dal linguaggio senza tempo di forma e colore

21 marzo 2022
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SASSARI La galleria ArteCircuito il 25 marzo inaugura la mostra “La forma delle cose”, un progetto a cura di Camilla Mattola che ha come protagonisti i pittori Giovanni Manunta Pastorello (Sassari 1967), Silvia Idili (Cagliari 1982) e Roberto Chessa (Nuoro 1978). L’evento, che durerà fino al 14 aprile, presenta una selezione di dipinti realizzati da tre artisti sardi accomunati dalla predilezione per la pittura come linguaggio espressivo e da un rapporto di stima reciproca.

Giovanni Manunta Pastorello, Silvia Idili e Roberto Chessa appartengono a tre generazioni diverse. Le loro carriere si sono dipanate lungo direttive differenti che li hanno portati a più riprese a lasciare la Sardegna per studio e lavoro per poi ritornare stabilmente – nel caso di Pastorello e Chessa che hanno base a Sassari – o occasionalmente – Idili vive e lavora a Milano. Anche dal punto di vista artistico, i loro percorsi di scoperta e sperimentazione della pittura derivano da spunti e interessi personali divergenti ma accomunati da una serie di rimandi concettuali.

La pittura di Giovanni Manunta Pastorello – uno dei protagonisti dell’arte in Sardegna a partire dagli anni Ottanta – appare violentemente espressiva e gestuale, con colore e segno lasciati liberi di trasfigurare soggetti e ambientazioni. Sospesi tra figurazione e astrazione, i suoi dipinti richiamano l’espressionismo tedesco e il graffitismo, ma fanno anche riferimento a simboli e figure dell’arte e del folklore sardo.

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Silvia Idili coniuga la ricerca di introspezione psicologica con lo studio della forma. Influenzata dall’esperienza svolta nell’ambito della scenografia, sceglie per i soggetti dei suoi dipinti – spesso femminili, come nella serie le Visionarie. La presenza di strane forme geometriche policrome, dalla consistenza simile a stoffa, ci impedisce di cogliere in pieno la loro fisionomia e alludono alla loro dimensione emotiva.

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I dipinti di Roberto Chessa sono dominati da composizioni e strutture geometriche rese con linee grafiche. Con contorni netti e colori stesi con pennellate uniformi e piatte, queste figure sembrano sospese in uno spazio indefinito, con cui si relazionano attraverso l’alternanza di vuoti e pieni. Messe insieme, queste tre esperienze rivelano come nell’arte contemporanea la pittura appaia ancora come un mezzo per indagare la vera forma delle cose. Una forma che non è data soltanto da ciò che vedono i nostri occhi ma anche dai contenuti culturali, sottintesi intimi, risvolti psicologici che hanno, almeno nella dimensione della pittura, una consistenza materiale.

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Giovanni Manunta Pastorello (Sassari 1967) si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Predilige la pittura ed uno stile a metà tra l’astratto e il figurativo. Ha fondato nel 2010 l’associazione culturale e spazio espositivo L.E.M. – Laboratorio di Estetica Moderna, attivo fino 2015 e rivolto agli artisti locali emergenti. Ha partecipato a numerose mostre, tra cui ricordiamo la personale al Pastorello. Salve Maria al MAN di Nuoro (2010) e la collettiva Sapiens Sapiens alla Galleria L.E.M di Sassari (2014). Vive e lavora a Sassari.

Silvia Idili (Cagliari 1982) dopo aver ottenuto il diploma al liceo Artistico Statale di Cagliari, ha continuato la sua formazione presso studi di architettura e laboratori di scenografia e scenotecnica. Utilizza prevalentemente il mezzo pittorico e predilige la figurazione. Ha preso parte a numerose mostre collettive, tra cui la mostra Back_up Giovane arte in Sardegna del Museo Nivola di Orani (2020), mentre tra le personali ricordiamo la rassegna Visionaria, Crèdit Agricole, Milano (2012). Vive e lavora a Milano

Roberto Chessa (Nuoro 1978) ha conseguito il diploma all’Accademia di Belle Arti di Sassari. La sua pittura è caratterizzata da forme geometriche semi-astratte. È influenzato dall’urban culture con cui entra in contatto anche grazie alla sua seconda attività di beakdancer professionista. Tra le mostre collettive, ricordiamo la mostra della Biennale MArteLive, Roma (2017), mentre la sua ultima personale è intitolata Tracce di tensione ed è stata allestita al Mancaspazio, Nuoro, 2022. Vive e lavora a Sassari.

Giovanni Manunta Pastorello, Silvia Idili, Roberto Chessa, La forma delle cose a cura di Camilla Mattola

ArteCircuito, Sassari, da venerdì 25 marzo a giovedì 14 aprile 2022

ArteCircuito, via Enrico Costa 5, Sassari
Apertura dal martedì al sabato 18.30 – 20.30
E-mail: artecircuito.sassari@gmail.com
Tel. 339 6978897
Instagram – Facebook: @artecircuito

 

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