NUORO. L’ultimo libro che ha letto è “Il matematico impertinente” di Piergiorgio Odifreddi. Ma l’indice va aggiornato costantemente. Perché di libri, Mirko Consigliere, 89 anni, ne legge uno al giorno. Funziona così: ogni mattina, arriva nella libreria Mieleamaro, al Corso Garibaldi. Saluta, va al piano superiore, sezione letteratura scientifica, sceglie con calma il suo libro. Paga, torna a casa, legge.
Il giorno dopo la storia si ripete. Variante al tema: con lui ogni tanto c’è la moglie, la signora Rosanna. «Devo ammettere, leggo abbastanza», dice serafico dall’alto della sua condizione di lettore seriale. Coltivata da quando le lettere dell’alfabeto hanno cominciato a comporre la magia della parola. Della lettura. «Ho cominciato con l’enciclpedia dei ragazzi Mondadori, poi con il tempo, gli altri libri. E la Treccani Scientifica in tre volumi».
Tutto conservato nella casa in Valsesia dove il signor Mirko, Giuseppe Mirko Consigliere all’anagrafe, genovese di nascita, risiede abitualmente. Nella sua casa gli ultimi due piani accolgono circa seimila libri. Argomento preferito, la scienza, la matematica, la statistica. «Mi interessa conoscere l’origine dell’universo», lo dice quasi scusandosi. Non può mancare, nella collezione, l’opera di Stephen Hawking: «Un grandissimo scienziato, poverino, mancato così giovane». Il signor Mirko e la moglie sono globetrotter sulle ali dei libri, se è vero che ogni libro è un viaggio.
Non ci sono solo i seimila libri in Valsesia. «Ma anche nella casa di Nuoro ho tanti, tanti libri, dovremo rassegnarci a farli spedire», racconta. Cosa ci faccia a Nuoro, questo signore distinto con i capelli e i baffetti bianchi, loden verde stile Schiavone, lo racconta lui. Genovese di nascita, famiglia antica «Sono risalito fino al 1545, avevano un mulino per la produzione di farina di ceci e poi sono diventati maestri d’ascia». Mirko Consigliere studia Economia all’Università Bocconi di Milano, allievo di Giovanni Demaria. Si appassiona alla Statistica. In Sardegna approda negli anni Sessanta, dipendente della Sir di Nino Rovelli. Da quella esperienza disastrosa per l’isola, ricava almeno due effetti positivi; conosce la moglie, Rosanna Bellai, algherese, insegnante a riposo; e annoda un filo rosso che ancora lo lega alla Sardegna, e in particolare a Nuoro. «Mio figlio è un veterinario, lavora alla Asl. Ha chiesto di essere trasferito a Nuoro per amore».
Anche in questo caso, il destino si intreccia con la letteratura. «La famiglia di mia nuora è imparentata con Grazia Deledda», spiega. E così, la scelta di trascorrere a Nuoro «l’Atene sarda», sorride, gran parte dei mesi invernali, lo ha portato a “distrazioni” dall’amata scienza. «Si, ho letto Deledda, “Canne al vento”, anche se è stato tanto tempo fa». Nuoro, i paesaggi sardi, Alghero, si intrecciano con i paesaggi delle Dolomiti. Del Lago Maggiore. Ancora la letteratura «i libri di Piero Chiara, certamente». La passione per i libri scientifici, resta in prima piano. Eppure, se gli si chiede quale sia il più bel libro della sterminata collezione di opere che ha letto, il signor Mirko non ha dubbi. «La Divina Commedia. Ne conosco interi brani a memoria».
Seguono I promessi Sposi, ma c’è un posto speciale anche per l’edizione in francese della vita di Casanova. Mirko Consigliere è ormai di casa, alla libreria Mieleamaro. Con Manuela e Claudia, le libraie, si è intessuta una trama inizialmente fatta di brevi frasi cortesi e rispetto per i tempi e la riservatezza antica di un autentico amante dei libri. Accompagnato dalla moglie o da solo, lui, il suo loden verde, lo stupore genuino di scegliere un libro – un compagno di viaggio – ogni giorno diverso.