La Nuova Sardegna

Il segretario del Pci

Quarant’anni senza Berlinguer, la vita del leader in due nuovi film

di Fabio Canessa
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Giovedì nei cinema “Prima della fine”, quasi pronto anche il biopic di Segre

11 giugno 2024
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Citando liberamente “Berlinguer ti voglio bene”, il film di Giuseppe Bertolucci del 1977 in cui Roberto Benigni interpreta un giovane con il mito del segretario del Pci, si potrebbe dire che il cinema ama lo storico leader comunista. A quarant’anni dalla morte arrivano nelle sale due documentari che ricordano il grande politico sassarese, in attesa del film biografico di Andrea Segre con protagonista Elio Germano del quale si può ipotizzare l’anteprima alla prossima Mostra di Venezia. Da un altro festival, il Biografilm di Bologna, è partito ieri il viaggio di “Prima della fine” di Samuele Rossi che da giovedì sarà nei cinema.

Un racconto costruito con il solo utilizzo di repertorio, materiali video e audio in parte inediti, per offrire una nuova prospettiva sugli ultimi momenti di vita di Enrico Berlinguer: dal malore durante un comizio a Padova il 7 giugno, alla morte l’11 nell’ospedale Giustinianeo della città veneta, fino all’imponente funerale tenutosi il 13 in Piazza San Giovanni a Roma. Sette giorni che sconvolsero l’Italia, la fine non solo di un politico amato ma anche di un’idea di Paese, di un’epoca.

Proprio sul grande saluto al segretario del Pci, al quale parteciparono due milioni di persone, pone l’attenzione “Arrivederci Berlinguer” che è già in sala da inizio settimana (purtroppo non risulta in programmazione nei cinema dell’isola). Diretto da Michele Mellara e Alessandro Rossi, il film presenta le musiche di Massimo Zamboni, chitarrista e compositore dei Cccp - Fedeli alla linea, che accompagnano le immagini d’epoca provenienti dal lavoro collettivo “L’addio a Enrico Berlinguer”, realizzato nel 1984 durante i funerali da alcuni dei più importanti registi italiani (tra gli altri Bernardo e Giuseppe Bertolucci, Carlo Lizzani, Giuliano Montaldo, Ettore Scola e Gillo Pontecorvo), assemblate insieme ad alcune riprese del leader comunista durante la sua attività politica.

Attività che insieme ad aspetti anche privati vuole ricordare il biopic di Andrea Segre “La grande ambizione”, al momento in fase di post produzione, concentrandosi sul periodo che va dal viaggio a Sofia del 1973, quando il politico sassarese rischiò di morire in un misterioso incidente stradale, fino al discorso della Festa Nazionale dell’Unità di Genova del 1978. A interpretare Berlinguer è Elio Germano, in un cast che schiera anche Paolo Pierobon nei panni di Giulio Andreotti e Roberto Citran in quelli di Aldo Moro. Un progetto importante, la sensazione come scritto in precedenza è che possa essere tra i film selezionati per la prossima Mostra del cinema di Venezia (ma per saperlo bisognerà attendere l’annuncio del programma a fine luglio), con riprese realizzate soprattutto a Roma e in parte anche nell’isola tra Stintino, Porto Torres e Sassari. Guardando al passato si possono poi ricordare altri lavori cinematografici, come il documentario firmato da Walter Veltroni per il trentennale della morte nel 2014: “Quando c’era Berlinguer”, un racconto completo della sua vita, dalle origini sassaresi alla morte a Padova, con testimonianze di chi l’ha conosciuto bene, come la figlia Bianca e il compagno di partito Giorgio Napolitano, intervallate da materiale di repertorio. Il documentario si può recuperare in streaming su Now e a proposito di piattaforme, da segnalare l’omaggio di Raiplay con l’antologia dal titolo “Berlinguer, la rivoluzione gentile” che raccoglie le interviste rilasciate alla Rai dal segretario del Pci.
 

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