La Nuova Sardegna

buongusto
Tradizione e futuro

Distillerie Fratelli Rau: antiche ricette e innovazione i segreti di 98 anni di successi

di Andrea Sini
Distillerie Fratelli Rau: antiche ricette e innovazione i segreti di 98 anni di successi

La storica azienda di Sassari utilizza prodotti locali ma utilizza processi di produzione avanzati

20 settembre 2024
4 MINUTI DI LETTURA





Nella bacheca della sala riunioni le antiche bottiglie di vermouth con le etichette firmate da grandi artisti locali fanno compagnia ai prodotti più moderni. Al piano di sotto, nel cuore pulsante della distilleria, le materie prime rigorosamente locali passano attraverso macchinari avanzatissimi che garantiscono il ciclo completo della produzione. Sulla soglia del centesimo compleanno, le Distillerie Fratelli Rau di Sassari rappresentano un esempio di azienda proiettata nel futuro ma con radici saldamente piantate nel solco della tradizione.

«E anche del territorio – aggiunge Marco Rau, che insieme ai fratelli Mimì e Pietro rappresenta la terza generazione di imprenditori della famiglia –. Questa azienda esiste dal 1926 e sin dall’inizio ha puntato alla tutela e alla valorizzazione delle antiche tradizioni. Quasi cent’anni fa nostro nonno si producevano liquori tipici, oggi il mondo è cambiato ma in fin dei conti le modalità di produzione sono le stesse, e anche lo spirito con il quale la famiglia lavora è lo stesso».

Se Lucrezio e Giovanni Rau potessero vedere oggi come si è evoluto il loro antico laboratorio resterebbero a bocca aperta. «Proprio così – conferma Marco Rau – ma credo proprio che apprezzerebbero la cura che ancora mettiamo nella scelta delle materie prime e anche nei piccoli dettagli della produzione. Perché utilizzare tecnologie avanzatissime, come facciamo oggi, non significa certo derogare ai principi cardine della nostro essere imprenditori. Ci piacciono i prodotti locali di qualità e stiamo cercando di portare anche i bar e i locali della nostra terra a proporre ai clienti le eccellenze sarde. Non si tratta soltanto di mettere del liquido dentro una bottiglia con una bella etichetta. L’obiettivo è raccontare una storia».

Tra distillati e liquori, la parte del leone la fa sempre il mirto, esportato da decenni in tutto il mondo, dalla Germania agli Usa, sino a Giappone e Cina. «Il mirto resta il nostro prodotto di punta – dice Mimì Rau –, perché va oltre le mode e si è consolidato da tempo come presenza familiare nelle tavole. È un prodotto che incarna l’essenza della nostra terra, ma ovviamente non ci fermiamo qui». Dal limoncello al corbezzolo, dall’amaro (“la ricetta è quella di nonno, ma con un nuovo packaging”) al Filuferru ’926, passando per vari tipi di grappa, in casa Rau si è arrivati anche a prodotti che seguono le tendenze.

Tra quelli di maggior successo ci sono Pecora nera, liquore di liquirizia, e soprattutto il gin Genesi. «Si tratta di un prodotto unico – spiegano –. Abbiamo puntato su un nome che significa origine, a simboleggiare la purezza delle origini, la natura di una terra incontaminata. Il ginepro che utilizziamo viene raccolto da piante che crescono selvatiche, vicino al mare, unite a 14 specie botaniche tipiche della Sardegna. La parte agrumata, per esempio, proviene da una base di mirto. Genesi è un prodotto che ci sta dando grosse soddisfazioni».

A proposito di soddisfazioni, le distillerie viaggiano a braccetto con gli altri due rami aziendali. «Quello dolciario è storico, rappresentato dalla Pasticceria Tre Janas che è diretta discendente del laboratorio di nostro nonno che già nel 1929 venne premiato all’Expo di Parigi. La medaglia d’argento che abbiamo ottenuto tre anni fa nel concorso per il Miglior panettone del mondo rappresenta per noi un grande motivo d’orgoglio».

E poi c’è il ramo più moderno, quello della produzione dei vini. «Il progetto vitivinicolo Tenute l’Ariosa ci ha consentito di chiudere il cerchio e completare in qualche modo il ciclo di produzione. Perché le materie prime che utilizziamo, le uve che coltiviamo sono poi le stesse che accanto alla produzione del vino vengono utilizzate anche per i distillati e i liquori». In tutto questo, tradizione e innovazione fanno rima anche con sostenibilità: «Siamo stati tra i primi a dotarci di un impianto fotovoltaico e oggi siamo totalmente autonomi dal punto di vista dell’energia che utilizziamo per la produzione. La sostenibilità – conclude Marco Rau – è un punto fermo della nostra azienda».

In Primo Piano
Calcio

Serie A, Cagliari – Empoli: nessuna emozione all’Unipol Domus, 0-0 – DIRETTA

di Francesco Zizi
Le nostre iniziative