Storia di un uomo magro per la Giornata della Memoria
Torna sul palcoscenico l’opera figlia del romanzo di Giacomo Mameli “La ghianda e la ciliegia”. Diverse le tappe anche in Sardegna
Bosa In occasione della Giornata della memoria il monologo dell’attore e regista Paolo Floris, Storia di un uomo magro, liberamente tratto dal lavoro del giornalista e scrittore Giacomo Mameli, La ghianda e la ciliegia, romanzo vincitore del premio Orsello per la letteratura nel 2007, farà tappa a Bosa a fine mese. Sedici in totale le date della rappresentazione in sei regioni italiane e tra queste c’è anche la Sardegna, con la prima prevista il 30 gennaio a Sassari, all’Accademia Mario Sironi; seguita dagli appuntamenti di Bosa il 31 gennaio, poi di Orosei il 1° febbraio, il 2 a Masullas e il 7 febbraio a Silanus. Tutti gli spettacoli saranno animati dalle musiche dell’artista Pierpaolo Vacca. Il programma della tournée 2025 è stato presentato questa mattina, lunedì 20 gennaio, nell'aula del consiglio comunale di Bosa, alla presenza del sindaco Alfonso Marras, della preside dell’Istituto di istruzione superiore “Pischedda” Rossella Uda, di una folta delegazione di studenti del liceo classico e degli assessori comunali Marco Naitana e Maura Marongiu. L'organizzazione è curata dall'Associazione Pane & Cioccolata APS col sostegno di Fondazione di Sardegna, la collaborazione delle amministrazioni comunali e di tante scuole, fanno sapere gli organizzatori. All'iniziativa inoltre hanno collaborato diversi Istituti storici per la Resistenza, l'Anpi e la Federazione associazione dei sardi in Italia.
Storia di un uomo magro è da anni lo spettacolo più rappresentato in Italia nella Giornata della memoria proposto per ben 122 repliche, che hanno coinvolto finora 64 scuole tra Sardegna e penisola e oltre 22mila studenti. Il monologo, tratto dal libro di Giacomo Mameli che dà voce alle storie di tanti testimoni delle brutalità della guerra e della violenza perpetrata nei campi di concentramento nazisti, racconta le vicende di uno dei tanti uomini protagonisti e ignoti della seconda guerra mondiale. È quella di Vittorio Palmas, di Perdasdefogu, morto cinque anni fa, poco prima di compiere 106 anni. «È stato in diversi campi di concentramento tedeschi dove gli ebrei, gli omosessuali, gli zingari, spesso anche i prigionieri politici, venivano pesati. E chi pesava meno di 35 chili veniva ucciso. Una mattina del 1944 Vittorio Palmas sale sulla bilancia, il peso è 37», spiega Paolo Floris. Scampato alla morte racconterà: «Sono vivo per due chili», che è il filo conduttore del monologo. Lo spettacolo di Floris è nato dall’incontro con Ascanio Celestini e con l'autore del libro e riporta alla luce «Con una narrazione leggera, che non risparmia gli orrori del nazi-fascismo» la vita del soldato sardo prigioniero tra gli Internati militari italiani. Nel monologo «La vita del soldato sardo diventa, con la tecnica del teatro di narrazione, il simbolo di tanti uomini comuni che la violenza della guerra ha trasformato in eroi», afferma Floris.
«Celebrare il Giorno della Memoria è importante per informare, educare e sensibilizzare in particolare i giovani, affinché tragedia come l’Olocausto non si ripetano nella storia dell’umanità», commentano gli assessori Marco Naitana e Maura Marongiu. Lo spettacolo avrà a Bosa due rappresentazioni il 31 gennaio: alle 11 per gli studenti, nell’aula magna dell’istituto superiore “Pischedda” e alle 18, aperta a tutti e con ingresso gratuito, nella sala della Casa della Divina Provvidenza “Cottolengo” di via Parpaglia.