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Buon gusto - Speciale Cucina vegetale

Insalate e pokè, stop ai pregiudizi: «È la vera dieta mediterranea»

di Lorenzo Musu
Insalate e pokè, stop ai pregiudizi: «È la vera dieta mediterranea»

Francesca Figus: «Un’alimentazione sana è ricca di frutta verdura, legumi, cereali integrali e nella giusta misura include anche carne, pesce e zuccheri»

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La cucina vegetale. Chiave per un’alimentazione sana, completa. Una cucina che può includere diverse diete, fra cui quella mediterranea, presente da sempre nelle tavole italiane. Eppure cucina criticata, da chi si ferma alle apparenze, con superficialità. A raccontarne le caratteristiche, le sfumature e i punti a favore, di recente, diverse figure del web. Appassionate ed esperte: foodblogger, influencer e nutrizionisti. Francesca Figus è una di queste. Biologa nutrizionista nata a Nuoro nel 1990, accompagna al suo lavoro in centro medico la passione per le foto e per il cibo che esprime sui social, in particolare Instagram e Tiktok, con un obiettivo: abbattere il pregiudizio della cucina vegetale.

«Parlo di alimentazione vegetale. Si basa, appunto, sui vegetali, ed è un po’ quello che devono fare tutti per ritornare alla vera dieta mediterranea. Carni e carni processate adesso si mangiano tutti i giorni, prima non era così. Voglio far capire che un’alimentazione sana è ricca di frutta, verdura, legumi, cereali integrali, e nella giusta misura include anche carne, pesce, zuccheri e prodotti processati. Ma è difficile far arrivare questo messaggio. Al lavoro le persone vengono da me pensando che non mangeranno più carne o pesce, in realtà non è così. Tramite dieta mediterranea e dieta vegetale otteniamo preziosi macronutrienti. Se seguita, questa alimentazione è fattibile in tutte le fasi della vita».

Chi è Francesca Figus, qual è la sua storia in breve?
«La mia carriera parte dall’università. Prima studiavo Ingegneria biomedica poi, dopo un viaggio in Irlanda, ho preferito cambiare corso passando a Scienze dell’alimentazione. Presa la laurea ho continuato con la specialistica in nutrizione umana e poi ho fatto un esame di stato per entrare nell’Ordine dei biologi. Sono stata spesso in Trentino, guadagnavo qualche soldo lì mentre studiavo. Finito sono ritornata a Nuoro per lavorare in un centro medico. Grazie a un progetto, iniziato a ottobre, faccio alimentazione in un asilo nido. Metto i bambini a contatto con più cibi possibili, i più adatti. Tutto sotto forma di gioco perché si devono divertire, anche attraverso colori e tatto. Quest’approccio aiuta anche ad abbattere la selettività alimentare, tipico in una certa fase dei bambini. Tutto parte da loro: se hanno buone basi in fatto alimentare, cresceranno come ottimi adulti».

Lei è una biologa nutrizionista. Come è nata l’idea di creare contenuti a tema alimentazione sui social?
«Penso che adesso sia necessario avere sui social una pagina Instagram dedicata, così come la hanno diverse nutrizioniste. Mi piace fare le foto, parlare di cibo e raccontare questo tipo di alimentazione, incuriosendo le persone con un semplice click. Così che basino la loro alimentazione su una corretta dieta, quella mediterranea e vegetale. Si possono fare dolci, salse, piatti salati, creme. È un mondo tutto da scoprire. Forse, all’inizio, può dare fastidio se non si è abituati, ma lentamente la flora batterica si adatta e non si avranno più problemi durante la digestione».

Sul suo canale Instagram e Tiktok propone ricette. Quali sono i prodotti che le capita di utilizzare più spesso? Quali consiglia di più?
«Verdure, cereali possibilmente integrali, frutta (anche secca) e ovviamente la proteina di base: i legumi. Ci sono però dei nutrienti critici, da non trascurare e carenti nella dieta. La vitamina b12, non presente nell’alimentazione vegetale, calcio, presente nelle verdure verdi, acidi grassi e omega 3, presente nel pesce e in una completa dieta mediterranea, poco in quella vegetale. In occasione di oggi, per i lettori de La Nuova, ho preparato una ricetta che racchiude al meglio l’idea di cucina vegetale. Un piatto colorato, ricco di nutrienti e sfizioso. Un insalatona, composta da: 80g verdura in foglia a scelta (iceberg, gentile romana, valeriana, rucola); 200g di patate dolci da fare arrosto con rosmarino; 80g di ceci croccanti (scolare i ceci dal barattolo, asciugarli, condirli con un cucchiaino di amido di mais, spezie a piacere e un cucchiaino di olio, girare e cuocere a 180 gradi per dieci, quindici minuti in friggitrice ad aria o in forno fino a farli diventare croccanti); 3, 4 fragole; e il condimento: un cucchiaio di olio, un cucchiaino di aceto balsamico e un cucchiaino di crema tahina (ovvero crema di semini di sesamo molto ricchi di calcio) . Spero vi piaccia! ».

Quanto è importante il commento, il giudizio di chi la segue in quello che fa?
«Oltre a commenti positivi, mi è capitato di riceverne anche di negativi. Ma io rimango sicura di ciò che faccio, perché lo conferma la scienza. Per questo il commento, il parere delle altre persone, non mi tocca. È un tema che porta dietro delle critiche, ne sono consapevole, perciò vado avanti tranquilla. Si pensa molto agli estremismi, alle proteste vegane e animaliste: questo mondo non è così. Spero di trasmettere un gesto affettuoso, che porti del bene al pianeta intero. Abbiamo il diritto e il dovere di vivere in un posto migliore, con l’alimentazione vegetale possiamo farcela».

Vuole mandare un messaggio a chi ancora non conosce il mondo della cucina bio?
«Bisogna abbattere il pregiudizio della cucina vegetale. È un’alimentazione che porta benefici agli altri oltre che a noi stessi. Deve scaturire un campanello di allarme. Anche solo con una foto, cerco di dare un segnale forte e indirizzare verso un’idea: avvicinarsi alla forma naturale del cibo. Soprattutto, cerco di far capire che la dieta non è semplice nutrizione, ma uno stile di vita».
 

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