La Nuova Sardegna

Alghero

L’analisi

Alghero sempre più vecchia: in città si fanno meno figli e si vive da soli

Di Nicola Nieddu
Alghero una veduta panoramica del centro storico
Alghero una veduta panoramica del centro storico

La fotografia del comune turistico sulla base dei dati Istat

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Alghero La popolazione algherese è sempre più vecchia e ha una bassa natalità, attorno allo 0,8%, leggermente inferiore alla media della Sardegna che, con lo 0,91% secondo i recenti dati Istat, si posiziona all'ultimo posto tra le regioni italiane. Tra l’altro, in città è stato persino chiuso il nido all'ospedale civile. Per la cittadina catalana in questo momento i dati sono simili a quelli registrati nel pre-covid. Anche allora, Alghero aveva una situazione di denatalità importante: solo 0,8 figli per donna in età fertile. Altri dati interessanti: in città c'è una media di due abitanti per nucleo familiare con un quarto della popolazione che vive da sola nella propria casa.

Sulla questione denatalità e spopolamento, interviene il gruppo consiliare di Forza Italia: «Occorre riprendere in mano il Piano strategico proposto a settembre del 2007 (giunta Tedde) e approvato con voto unanime dal consiglio comunale, che delineava lo sviluppo della città lungo alcune direttrici di fondo, come la qualità urbana e ambientale, la ricerca, la conoscenza e la cultura, l'innovazione e la vocazione internazionale. Piano strategico aggiornato nel 2016 dalla giunta Bruno e che ora occorre riaggiornare, investendo su un Ufficio di programmazione strutturato e attrezzato per le nuove sfide che devono coinvolgere periferie, centro urbano e borgate e che collabori con Università e Città Metropolitana».

Tedde, Caria, Peru, Bardino e Ansini fanno una serie di proposte tra le quali «la realizzazione e promozione di quel grande evento identitario, legato all'enogastronomia, che fu oggetto di proposta da parte del Consorzio Turistico. Poi la realizzazione di un Palazzetto dello sport, di un Palatenda da prendere in locazione, ma anche spazi cittadini». Forza Italia critica la giunta Cacciotto e, allo stesso tempo, apre ad una collaborazione: «Noi ci siamo e ci saremo, con la consapevolezza che la solidarietà e la collaborazione tra forze politiche e sociali anche profondamente diverse sono fondamentali nelle strategie per affrontare le sfide comuni». Per cercare di superare il gap, prima del periodo covid, l'allora giunta Bruno prese delle iniziative. Lo stesso ex sindaco ricorda: «Ci siamo inventati l'ufficio famiglia, una famiglia che dialoga istituzionalmente con le altre famiglie. Ogni attività ricettiva doveva avere il fasciatoio, il menù per bambini, la zona per l'allattamento, l'area per i giochi e in cambio poteva ricevere il marchio family. In Comune abbiano stabilito l'orario flessibile per le mamme e i papà, dipendenti comunali, che avevano compiti di cura; istituito le ferie solidali con i colleghi che più avevano bisogno. E poi le tariffe famiglia nei musei, nelle grotte, nei servizi pubblici, le tasse adeguate, i pannolini gratis per i bambini. Una politica per la famiglia che ha coinvolto tantissimi in città e tantissimi altri comuni in Italia, con Alghero capofila. Un lavoro che le giunte successive, compresa quella attuale, hanno portato avanti con forza, anche se il tema vero è lavorare insieme strategicamente per creare una società che dia speranza nel futuro». 

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