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Tribunale

Omicidio Deidda, si presenta in aula il reo confesso Igor Sollai

Omicidio Deidda, si presenta in aula il reo confesso Igor Sollai

Il prossimo 7 maggio ci sarà la requisitoria del pm

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Cagliari Ha preso avvio questa mattina 26 febbraio nel tribunale di Cagliari il processo  con rito immediatoa Igor Sollai, reo confesso dell’uxoricidio della moglie Francesca Deidda, avvenuto il 10 maggio scorso a San Sperate.  A sorpresa si è presentato in aula anche l’imputato, che ha assistito all’udienza, durata in tutto una quarantina di minuti, da dietro le sbarre del gabbiotto. Andrea Deidda, fratello di Francesca, ha cercato a lungo di incrociare il suo sguardo, ma Sollai ha sempre evitato guardando sempre in avanti in direzione dei giudici.

Davanti alla Corte d’assise presieduta dal presidente Lucia Perra, il pm Marco Cocco ha presentato alla giudice l’intero fascicolo giudiziario con i singoli capi d’accusa. Nessuna eccezione è stata presentata dagli avvocati di Sollai, Carlo Demurtas e Laura Pirarba. Così pure da parte dell’avvocato Gianfranco Piscitelli che cura gli interessi di Andrea Deidda, fratello di Francesca, costituitosi parte civile, al pari delle zie materne della vittima, patrocinate dai legali Roberto Pusceddu, Elisabetta Magrini e Pamela Piras. Il 7 maggio ci sarà la requisitoria del pubblico ministero Marco Cocco. 

L'avvocato Carlo Demurtas, al termine dell'udienza ha rilasciato alcune dichiarazioni: «Con il pubblico ministero e con le parti civili, abbiamo deciso di produrre tutti gli atti per evitare un lungo dibattimento che, vista anche la confessione di Sollai, sarebbe del tutto inutile, perché non ci sono dubbi sul fatto storico. Naturalmente posso preannunciare che l'oggetto del processo verterà sulle circostanze; cercheremo di applicare una pena giusta al nostro assistito, che tenga conto di tutte le peculiarità della vicenda. E su questo si concentrerà la discussione del 7 maggio. Non concordiamo su alcuni dei passaggi dei capi d'imputazione per quanto riguarda le aggravanti, come la premeditazione, il resto lo diremo in discussione».

L’avvocato Gianfranco Piscitelli ha dichiarato: «Giorni fa abbiamo parlato col Presidente e con i colleghi della difesa, la decisione di accettare il deposito totale degli atti dimostra l'inevitabilità delle prove documentali che ci sono nel fascicolo, stiamo parlandi di 5700 pagine. A tutto questo aggiungiamo che abbiamo depositato nei giorni scorsi la consulenza tecnica della dottoressa Bruzzone, la quale è stata molto chiara, precisa e meticolosa nel sottolineare tutti i momenti precedenti al delitto e da cui la premeditazione per me proprio non è in discussione». (l.on.)

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