La Nuova Sardegna

Cagliari

Carabinieri

Non mandavano i figli a scuola: denunciati

Non mandavano i figli a scuola: denunciati

I ragazzini, alunni delle Medie, appartengono a sei nuclei familiari

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San Gavino Monreale Non mandavano i figli minorenni a scuola, genitori di sei nuclei familiari deferiti per inosservanza dell’obbligo di istruzione dei figli minori. Secondo quanto emerso dai primi accertamenti dei carabinieri di San Gavino, diretti dal luogotenente Sergio Passalacqua, alcuni studenti della scuola secondaria di primo grado, iscritti regolarmente all’istituto locale ma assenti ingiustificati durante l’orario di lezione, sono stati notati dagli stessi militari a girovagare per le vie del paese. Insospettiti dalla loro presenza in strada invece che a scuola, i militari hanno deciso di approfondire la situazione, scoprendo come il fenomeno non si limitasse a un singolo e isolato episodio di  assenza scolastica o della classica “vela” studentesca. Le verifiche hanno permesso di appurare che i minori, tutti nati tra il 2010 e il 2013, avevano accumulato un numero di assenze, peraltro non giustificate, ben superiore ai limiti consentiti dalla normativa vigente, configurando di fatto l’omessa vigilanza da parte dei genitori e il mancato rispetto dell’obbligo di istruzione. Tutte le famiglie interessate, residenti a San Gavino, sono state conseguentemente denunciate.

Sono in corso accertamenti per stabilire se l’istituzione scolastica abbia compiuto tutti i passi obbligati per riportato gli alunni nelle aule scolastiche.

«L’iniziativa rientra in un più ampio programma di controllo e prevenzione promosso dall’Arma dei carabinieri - spiegano i militari - teso a contrastare qualunque forma di disagio giovanile,  compresa la dispersione scolastica, e a vigilare sulla corretta applicazione delle norme a tutela del diritto all’istruzione. L’obiettivo è assicurare che i minori, in particolar modo, possano accedere regolarmente alle opportunità formative loro destinate, prevenendo situazioni che possano compromettere il loro percorso educativo». (luciano onnis)

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