Ragazzini morti nel crollo del casolare a Nuoro, il dolore della maestra: «Erano amici da sempre»
Le famiglie delle due vittime sono molto conosciute in città
Nuoro Insieme dalle elementari, Ythan Romano e Patrick Zola, nella scuola di Biscollai e poi anche alle medie, sempre a Biscollai. Patrick era di origini polacche, con il fratellino è stato adottato dalla famiglia Zola, molto nota in città: la mamma, Leonarda Farina, è medico al Pronto soccorso dell’ospedale San Francesco, il padre Pietro è un perito agrario originario di Oliena. Conosciuti anche i genitori di Ythan, la mamma Noelia Pisano e il padre Damiano Romano, gestiscono una rivendita di auto.
«Sempre assieme, sempre amici, due ragazzi che amavano la vita, allegri, spensierati, non ci posso credere», raccontava tra le lacrime Giovanna Fadda, una delle insegnanti dei due ragazzi alle scuole elementari. È stata tra le prime a precipitarsi in questa strada piena di buche e pozzanghere davanti all’ingresso dell’oratorio di San Domenico Savio, dove il 21 aprile Patrick avrebbe dovuto fare la cresima.
«Che tragedia, ho fatto un giro di messaggi tra i genitori dei ragazzi, ho mandato un messaggio anche a Noelia», ripeteva maestra Giovanna, quasi a scusarsi, ma come poteva saperlo, che sotto quelle macerie c’era anche Ythan? Visi rossi, il freddo pungente di una primavera che ieri sera ha rimostrato i muscoli non è servito a tenere lontane le tantissime persone che si sono precipitate davanti a quel luogo diventato tristissimo, di dolore. E così anche i ragazzi amici delle due giovanissime vittime si sono chiamati, messaggiati, quasi a volersi fare coraggio l’uno con l’altro. Oggi non è giornata di scuola, ma già la scuola media Deledda sta muovendosi perché una tragedia così muove la necessità di incontrarsi e di guardarsi negli occhi, per consolarsi, per consolare i genitori, i fratelli, i compagni di classe. Così anche la parrocchia di San Domenico Savio sta organizzando degli incontri, con i ragazzini che con tutta probabilità andranno all’ospedale San Francesco, dove sono state portate le salme di Ythan e Patrick. Oggi ci saranno alcuni passaggi dell’inchiesta che già ieri sera ha mosso i primi passi. Intanto il rudere è stato posto sotto sequestro, intanto perché c’è il rischio di ulteriori crolli, e poi perché dovranno essere svolti approfondimenti per capire cosa sia successo esattamente e cosa abbia provocato la caduta del solaio. Potrebbe esser stato anche qualche movimento di ragazzi, o semplicemente una struttura che a malapena si reggeva e che per un nonnulla è venuta giù. Bisognerà verificare se ci siano inadempienze nella tenuta della casa diroccata, ma prima ancora capire a chi appartenga.
«Ythan l’ho visto qualche giorno fa, mi ha detto che si era iscritto alle superiori. Era contento. E ora, ora, è tutto finito....». Anche maestra Giovanna è da consolare, e così le altre insegnanti che ieri sera si cercavano e provavano a trovare parole da dire ai loro alunni, ma come si fa a spiegare che i tuoi amici non ci sono più, che sono morti il giorno di Pasquetta, mentre giocavano? Non sembrano esserci parole giuste, in una tragedia così ingiusta. (simonetta selloni)