La Nuova Sardegna

Nuoro Tra gli ultimi quattro episodi che la Procura le contesta, e che ieri mattina sono approdati davanti al gup Giovanni Angelicchio, per la prima udienza preliminare, c’è il caso di un pensionato nuorese, poi costituitosi parte civile attraverso l’avvocata Chiara Soro, che alcuni anni fa era stato ricoverato in una residenza assistita di Aritzo. Così come nelle altre vicende che sono già approdate a giudizio, e che le sono già costate una condanna a 7 anni e otto mesi, nel caso dell’anziano ospitato in una struttura di Aritzo l’ex amministratrice di sostegno è accusata di avergli sottratto, e utilizzato per sue spese, un totale di circa 38mila euro e 196 euro. La modalità è la stessa dei precedenti: essendo stata nominata sua amministratrice di sostegno, Roberta Barabino aveva la disponibilità del bancomat dell’anziano e del conto corrente di quest’ultimo. Solo che anziché utilizzare quelle somme per il benessere e le necessità dell’uomo, secondo l’accusa ancora una volta le aveva usate per i suoi interessi. Sempre stando alla ricostruzione degli inquirenti, l’allora amministratrice di sostegno di Oliena aveva fatto diversi bonifici dal conto dell’anziano e aveva anche prelevato consistenti somme in contanti attraverso il pos. Nelle causali dei bonifici inseriva spesso anche visite mediche. Ieri mattina, dunque, questa e altre tre vicende sono approdate dal gup. Così come nelle altre occasioni, i difensori, Gianluca Sannio e Antonio Secci, chiedono la riunione dei procedimenti e il rito abbreviato. Il gup deciderà in una udienza di novembre. (v.g.)