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Nuoro

Verso le comunali

Nuoro, per le elezioni spuntano i primi nomi

di Simonetta Selloni

	Il municipio di Nuoro
Il municipio di Nuoro

Campo largo, tra i “papabili” il deputato Emiliano Fenu (M5S)

18 ottobre 2024
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Nuoro Ufficialmente non ci sono sono nomi sui tavoli attorno ai quali si stanno trovando le forze politiche, in vista delle elezioni amministrative di primavera. E seppure sotto silenzio, si moltiplicano gli incontri, la ricerca di intese sulle coalizioni, e anche l’esame dei possibili candidati. Questo nonostante tutti gli interpellati ripetano un mantra: prima i programmi, dopo si parlerà di nomi. Il tema è Salvate il soldato Ryan, dove il soldato è il comune capoluogo, attualmente in mano al commissario prefettizio Giovanni Pirisi, dopo l’anticipata fine della consiliatura del sindaco Andrea Soddu. Il Partito democratico ha affidato a un gruppo composto dal segretario cittadino Giovanni Mossa e dai consiglieri uscenti Carlo Prevosto (quattro anni fa candidato sindaco) e Natascia Demurtas il lavoro di “esplorazione”. «Ci stiamo incontrando con gli alleati del campo largo. Parliamo di programmi per far rinascere Nuoro, il fulcro è l’Einstein Telscope, una vera occasione per tutto il territorio». E sulla ipotesi primarie, «Non vogliamo imporre le nostre regole agli altri, ci poniamo in una posizione dialettica, non mettiamo veti su nessuno», anche se aggiunge: «Il nome del candidato sindaco uscirà dal tavolo della coalizione. Ovviamente ci confronteremo con la nostra leader, che è la presidente della Regione Alessandra Todde». Il punto è questo: potrebbe proprio essere lasciato alla governatrice il nome da proporre per una candidatura alla carica di sindaco. Questo nome potrebbe essere Emiliano Fenu, deputato del Movimento 5 Stelle (e già senatore). Supererebbe, proprio per l’endorsement della governatrice, altri nomi che gravitano attorno al campo largo, per esempio quello di Ivana Dettori, storica rappresentante del Pd ed ex consigliera regionale. I conti si dovranno fare anche con i risultati delle regionali; sui tavoli di discussione ritiene di esser titolato a calare le prime carte Sebastian Cocco, (già presidente del consiglio comunale ed ex fedelissimo del sindaco Andrea Soddu), eletto in Regiona nella lista di Alessandra Todde. Non solo: il più votato a Nuoro della lista più votata. «Proporre nomi? troppo presto. Direi che prima di tutto dobbiamo trovare un metodo, visto che in Regione c’è un governo amico e questo, per il rilancio di Nuoro, ha un significato», dice. E aggiunge: «Quindi si deve discutere dei programmi, che a mio parere sono le incompiute e l’occasione data dall’Einstein Telescope». E al campo largo guarda Lisetta Bidoni, che quattro anni fa si presentò agli elettori alla guida di Progetto per Nuoro. «Abbiamo dato la nostra disponibilità a confrontarci con tutta l’area progressista. Questa è la nostra prima opzione». Nel 2020 andò per conto proprio. «È vero, ma staremo con chi si fonda sui valori dell’antifascismo e dell’attenzione per le fasce pià deboli. E che ha a cuore la città» . L’ex deputato di Sel Michele Piras, ora Sinistra italiana, conferma di aver partecipato agli incontri del campo largo. «Abbiamo un’idea condivisa sulla volontà di replicare la costruzione politica che ha portato Alessandra Todde alla guida della Regione». Ma sui nomi, anche lui ritiene «prematuro parlarne ora». Dall’altra parte, nel centro destra, sulla centralità dei programmi insiste Pietro Pittalis, deputato e segretario regionale di Forza Italia. «Come coalizione stiamo portando avanti incontri con gli esponenti del mondo produttivo, dell’associazionismo, con uno sguardo aperto a quanti, del mondo civico, vorranno aderire al nostro progetto». Il progetto, è presto detto: opporsi al campo largo del centro sinistra. «Viste le esperienze pregresse, dove ha messo mano la sinistra ora collegata al Movimento 5 Stelle, vogliamo evitare che Nuoro sia mal governata, e che diventi il luogo dove regolare i conti di una sinistra litigiosa e animata solo da logiche di potere». Alle ultime amministrative il centro destra non andò bene, e Pittalis non lo nega ma dice: «Un risultato frutto della contrapposazione tra due blocchi, che intendiamo superare. Noi siamo aperti anche al mondo civico, a chi abbia idee per far recuperare a Nuoro il terreno perso in tema di servizi, cultura, decoro urbano, centralità». Intanto, uno storico alleato del centro destra, Pier Luigi Saiu, ex consigliere regionale della Lega, sta promuovendo un «progetto per Nuoro, antagonista al campo largo e alla sinistra. Siamo aperti al dialogo anche a quelle forze politiche fuori dal perimetro del centro destra, che però non si riconoscono nel campo largo». Vietato fare nomi, e ancora meno accostare a questo progetto quello del sindaco uscente Andrea Soddu. Il quale, dopo nove anni da primo cittadino alla guida di un gruppo civico, una sfiorata elezione al parlamento europeo - come indipendente nel Pd - e una sconfitta alle recenti regionali dove era candidato con Progetto Sardegna di Renato Soru, non sembra per nulla uscito di scena. «Detto che in questo momento sono impegnato con il mio lavoro di avvocato, per me è un dovere civico lavorare per la cosa pubblica». E ancora, rispetto al gruppo che lo ha sostenuto in questi anni: «Credo che chi ha vissuto l’esperienza civica voglia continuare a dare un contributo, mettendosi a disposizione». Al di là del politichese, il concetto appare chiaro. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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