Palau gestione del porto «Non è abuso d’ufficio»
di Tiziana Simula
Il gip del tribunale di Tempio archivia il procedimento a carico del sindaco Manna L’inchiesta partita da un esposto: denunciava vantaggi alla società Palau Marina
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PALAU. Il sindaco Franco Manna e la sua maggioranza non hanno commesso nessun abuso d’ufficio modificando un articolo del Regolamento del porto turistico. Così ha deciso il gip Marco Contu, che ha archiviato il procedimento penale a carico di Manna, degli assessori e dei consiglieri della maggioranza: Fabrizio Aisoni, Fabrizio Asole, Massimiliano Giagoni, Maria Giuseppina Sanna, Dario Salvatore Campesi, Claudio Cudoni, Mirko Piras, Antonio Francesco Loi, Giovanna Nieddu e Gabriele Alivesi. L’archiviazione era stata chiesta dallo stesso pm, il procuratore Gregorio Capasso: dalle indagini condotte dai carabinieri di Palau in seguito alla denuncia presentata da Mario Frediani, legale rappresentante del Cantiere nautico Frediani, non erano emersi elementi validi a sostenere l’accusa in giudizio nei confronti degli indagati. Da qui, la richiesta di archiviazione. A cui si era opposto Frediani, attraverso il suo legale, l’avvocato Mario Perticarà. A conclusione dell’udienza, il gip ha emesso decreto di archiviazione. Nella denuncia Frediani sosteneva che, con la modifica apportata al Regolamento, si «arrecava un ingiusto vantaggio alla Palau Marina srl», società del suocero e della moglie dell’allora capogruppo di maggioranza, Massimiliano Giagoni (dal giugno 2020, indipendente), che aveva nell’area portuale un travel lift (gru per le barche). I fatti contestati si riferiscono al 2019 e riguardano una modifica nella parte in cui si prevedeva che tutti gli automezzi dedicati all’alaggio e al varo delle barche avrebbero dovuto lasciare l’area portuale. Nella richiesta di archiviazione, il pm evidenzia come «il provvedimento riguardasse anche il travel lift della Palau Marina. Non emerge pertanto che la partecipazione di Giagoni alla votazione della delibera del 4 aprile 2019, né l’adozione della delibera stessa, abbia portato alcun vantaggio patrimoniale alla società», scrive il pm. Nessun vantaggio, né danno agli altri operatori del settore emerge neppure con la delibera del 27 agosto 2019 adottata dal Consiglio (Giagoni assente), che consentiva alla società di sostare col travel lift nel porto, «stabilendo il libero accesso nella darsena a tutti gli operatori e la possibilità di utilizzare l’area di “sosta cantieri” al termine delle operazioni di alaggio e varo. Il dispositivo prevedeva inoltre l’obbligo per la società di non ostacolare le operazioni di varo e alaggio degli altri operatori del settore». Il gip ha condiviso le argomentazioni della Procura. Nel decreto di archiviazione evidenzia che «le disposizioni contenute nella delibera si applicavano a tutti e non solo al querelante e che veniva imposto alla Palau Marina di non ostacolare varo e alaggio degli altri operatori». Giagoni era assistito dall’avvocato Aurora Masu.